
Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 24 Gennaio 2025
Morirono in sette: un monumento ricorda la tragedia
Livigno Le donne furono sepolte dalla valanga nel ’51. Inaugurata la statua sulla ciclabile nei pressi di Vinecc. L’assessore Zini: «La memoria, un ponte verso il futuro»
Livigno
Si chiama Leina (valanga in livignasco) ed è stato realizzato dall’artista di Bormio, Edy Romani. Ricorda la valanga, ma in pratica è un omaggio imperituro a quelle sette vittime, travolte e sepolte nelle loro abitazioni spazzate via dalla immensa massa nevosa.
Le cerimonie
Ogni anno i familiari hanno sempre ricordato le vittime con una messa e la partecipazione delle autorità comunali sul luogo della tragedia. Ora c’è un monumento per volontà comune di tutti : parenti e amministrazione comunale.
La zona è sulla pista ciclabile nei pressi di Vinecc dove c’è la Baita di Vinecc che il Comune ha acquistato due anni fa. Il punto è circa quello dove si fa la Festa del Fen, ma sul lato pedonale della ciclabile verso il fiume in uno spiazzo.
La statua è stata collocata in modo che guarda in direzione del Doss (dove era scesa la valanga). Ma da lì, è possibile anche vedere dove erano scese le altre valanghe quindi un punto di osservazione ideale.
«Non è stato scelto un punto casuale, ma uno che sia sempre visibile anche ai turisti per fare capire che noi non ci dimentichiamo della nostra storia e anche loro possano sapere e capire l’immane tragedia che sconvolse Livigno.- afferma l’assessore Sharon Zini-. La memoria è un ponte verso il futuro. Dobbiamo ricordare e proteggere la nostra storia, le nostre radici, tutto ciò che da un’identità alla nostra comunità».
Particolarmente toccante la cerimonia di inaugurazione avvenuta al termine della messa celebrata dal parroco di Livigno e Trepalle, don Gianluca Dei Cas. Sette bambine vestite di rosso, discendenti delle sette vittime che persero la vita il 21 gennaio 1951, hanno portato sette piccole lanterne ai piedi della statua. Per non dimenticare. Vicino alla Leina è stata posta la corona con sette pigne, il numero delle vittime, che è stata realizzata dagli ospiti del centro diurno disabili di Livigno. Una gran folla, circa 300 persone, ha assistito all’inaugurazione. C’erano tutte le famiglie discendenti delle sette vittime.
L’emozione del sindacoForti emozioni per tutti, compreso anche il sindaco Remo Galli: «A Livigno 74 anni fa non splendeva il sole come il giorno dell’inaugurazione.
In quei giorni la neve interruppe ogni forma di comunicazione con l’esterno. Sette donne(Cristina, Letizia, le figlie Pierina ed Emma, Giacomina, le figlie Augusta e Gelsomina) persero la vita travolte da una terribile valanga. Resta una cicatrice indelebile nel cuore della nostra comunità.Grazie alle famiglie per aver mantenuto vivo il ricordo.Ricordare ciò che è successo significa onorare la storia del nostro paese.Grazie a Sharon Zini per il grande lavoro, al Museo di Livigno e a tutti i familiari per averci preso per mano in questi 2 anni e grazie a loro siamo riusciti a posizionare questa statua della memoria».
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