Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 04 Agosto 2016
Monsignor Caelli lascia Valfurva
Il saluto del paese
Don Andrea andrà a Chiavenna e Prata. I fedeli hanno donato alcuni ricordi al loro parroco. Il sindaco: «Ha dato la gioia di fare parte della chiesa».
L’intera Valfurva si è radunata per salutare monsignor Andrea Caelli, da quattro anni in Alta Valle, parroco destinato a Chiavenna e Prata dal vescovo Diego Coletti. Una vallata intera per dire grazie a un parroco che è stato “uno di noi”, come recitava uno striscione appeso per salutarlo, un prete che ha saputo entrare nel cuore della gente, dai bambini agli anziani, che ha contribuito a rivitalizzare il paese, a far crescere le famiglie. La chiesa, domenica, era stipata all’inverosimile per la messa di ringraziamento al Signore.
«Sono passati quattro anni da quel 29 luglio 2012 - hanno ricordato i parrocchiani nel ringraziarlo - quando facesti il tuo ingresso ufficiale in Valfurva; in realtà eri tra noi da quattro mesi e avevi già conosciuto tutti e di ciascuno hai imparato presto il nome. Ci avevano colpito la tua disponibilità di ascolto, il tuo sorriso e la tua attenzione; giravi in bicicletta e avvicinavi chiunque incontrassi».
Al primo impegno nella parrocchia di san Nicolò, nel febbraio dello scorso anno si è aggiunta la frazione di Madonna dei Monti e «anche se il lavoro è raddoppiato, sei stato instancabile - questa la sottolineatura - nel creare momenti di condivisione e di collaborazione tra le due parrocchie; questo ha favorito un bello scambio di esperienze, di conoscenze e di aiuto reciproco che continua e arricchisce tutti».
Lungo l’elenco delle cose belle ed importanti portate avanti dal parroco: dalla sistemazione dell’oratorio, del campanile e dei banchi della chiesa, alle gite spericolate del Grest, ai momenti di festa del carnevale, agli incontri indimenticabili di lectio divina, alle intense adorazioni comunitarie mensili, ai rosari nelle chiesette, alle feste paesane sulla neve, ai pellegrinaggi parrocchiali in pullman, in bici con i giovani e anche a piedi.
«Don Andrea tu hai saputo creare - ha detto il sindaco Angelo Cacciotto nel salutarlo - qualcosa di nuovo, gradatamente e con motivazione; hai cercato di costruire un oratorio che fosse soprattutto un luogo di fede ma anche di incontro e, nel contempo, una struttura che fosse capace di autorigenerarsi. Hai saputo chiedere e ottenere l’aiuto di vari laici che hanno condiviso la tua visione, scoprendo la gioia di partecipare, di impegnarsi e di sentirsi parte attiva della chiesa. La nostra comunità, dopo un tempo forse troppo breve, si accinge a salutare il proprio parroco. Questo trasferimento è difficile per tutti noi anche se l’abbiamo accettato con senso di responsabilità, seppure con un po’ di disorientamento. Hai seminato ed ora dovremo attendere per poter vedere i frutti di tanto lavoro, mentre cercheremo di mettere in pratica quanto abbiamo appreso da te e dalle tue raccomandazioni facendo crescere la nostra comunità, rendendola più viva».
Dopo la consegna di alcuni omaggi al sacerdote, la giornata è proseguita con il pranzo e con un pomeriggio di giochi, divertimento ed animazione dove tutta la comunità ha dimostrato affetto, gratitudine e riconoscenza al parroco così benvoluto da tutti.
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