Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 01 Dicembre 2018
Mille ettari devastati dalla tromba d’aria
La Comunità montana di Tirano ha fatto la conta dei danni dopo l’evento atmosferico di ottobre. I Comuni più colpiti sono Teglio e Grosotto, ma in totale servono 1,8 milioni di euro per ripristinare i boschi.
Il dato è di quelli spaventosi: ammontano a 1,8 milioni di euro i danni che il territorio del Tiranese,che va da Teglio a Grosio, ha riportato dopo le terribili ore di lunedì 29 ottobre, quando una tromba d’aria, associata alla pioggia violenta e battente, ha fatto cadere migliaia di alberi.
La Comunità montana di Tirano, dopo aver raccolto le segnalazioni da parte dei dodici Comuni del mandamento, fa la conta dei danni e si lecca le ferite di un territorio che appare fortemente devastato. «In Lombardia sono di 14 milioni di euro i danni che sono stati complessivamente stimati e, nel nostro caso, siamo fra le Comunità montane più colpite, dopo quella della Valcamonica con 5,7 milioni di euro di danni - afferma il presidente dell’ente comprensoriale di Tirano, Gian Antonio Pini -. In provincia di Sondrio la Cm tiranese è quella che ha subito maggiormente la calamità naturale dello scorso ottobre. Abbiamo fatto un monitoraggio e risultano in tutto 1.175 gli ettari di bosco danneggiati che corrispondono al 6,38 per cento dell’area boschiva complessiva del mandamento. Gli schianti, inoltre, hanno prodotto circa 70mila metri cubi di legname da esboscare».
Il presidente della Cm snocciola anche i dati degli ettari dove la forza del vento ha avuto la maggiore facendo cadere gli alberi. Il Comune più danneggiato è Teglio con 345 ettari, dove le ferite della tromba d’aria si vedono ad occhio nudo. Seguono gli altri Comuni: Villa di Tirano, Grosotto e Bianzone con 160 ettari rovinati per ciascuna località, poi Grosio con 100 ettari, Tirano con 80 ettari, Lovero con 60 ettari, Aprica con 50 ettari, Vervio e Mazzo con 30 ettari ciascuno. Non hanno segnalato danni ai boschi (ma alle strade) i Comuni di Tovo Sant’Agata e Sernio.
«Ad aver avuto la peggio sono i Comuni di Teglio e Grosotto non solo per l’estensione del bosco colpito (in particolare Teglio), ma anche perché gli schianti interessano un unico lotto - prosegue Pini -. A Teglio 60 ettari sono stati danneggiati in modo integrale e a Grosotto addirittura 100 ettari in blocco. Negli altri Comuni, invece, la caduta delle piante è avvenuta a macchia di leopardo e non dà così nell’occhio, anche se resta comunque un danno pesante. Oltre a questo aspetto, ci sono anche le strade di montagna che hanno subito disfunzioni e cedimenti».
Che fare dunque? «Abbiamo comunicato la situazione del Tiranese - conclude il presidente Pini - e stiamo aspettando, come tutti gli enti locali in queste condizioni, la risposta della Regione, che dovrà comunicarci la disponibilità di fondi per il ripristino dei boschi, con il recupero del materiale a terra e pericolante. La Regione ha garantito che ci farà sapere quanto prima e confidiamo che sia così».
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