Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 25 Maggio 2019
Milano-Cortina, solo elogi dal Cio
Verso i Giochi invernali 2026. Gli esponenti del Comitato olimpico internazionale promuovono la candidatura. Più di un dubbio invece verso la proposta svedese per questioni ambientali, trasporti e costi elevati dei biglietti.
Una dichiarazione che suona come una sentenza quella arrivata ieri sulla candidatura per i Giochi invernali del 2026. «Gli elementi chiave per qualsiasi Olimpiade di successo includono una chiara visione allineata con obiettivi di sviluppo a lungo termine, un solido piano di azione, un sostegno costante da parte di tutti i settori della società e la migliore esperienza possibile per gli atleti: Milano-Cortina soddisfa tutti questi criteri».
È quanto ha scritto la commissione di valutazione del Comitato olimpico internazionale sulla candidatura italiana per i Giochi Olimpici invernali del 2026, presente anche in Valtellina a inizio aprile per esaminare impianti e organizzazione in vista del voto finale del 24 giugno.
«Milano-Cortina abbraccia pienamente lo spirito e la filosofia dell’Agenda2020, sostenibilità ed eredità sono le priorità - si legge nel report -. Tredici dei 14 luoghi individuati per le gare sono esistenti oppure saranno temporanei. L’unica nuova struttura, che ospiterebbe l’hockey su ghiaccio, è un’arena multiuso che lascerà un’importante eredità. E il villaggio olimpico di Milano sarà convertito in alloggi necessari per la rapida crescita della città e della popolazione universitaria. Entrambi questi progetti sono finanziati da privati e pianificati indipendentemente dai Giochi».
Non solo. «La candidatura di Milano-Cortina - si legge - è guidata dal Comitato olimpico nazionale italiano e ha il sostegno unificato del movimento sportivo, del settore privato e delle amministrazioni nazionali, regionali e cittadine, fornendo solide basi per lo svolgimento dei Giochi. Tutte le parti coinvolte sono unite sulla visione delle Olimpiadi».
«Il governo del primo ministro Giuseppe Conte ha espresso il proprio sostegno e fornito tutte le garanzie pertinenti in materia di sicurezza, dogane, immigrazione e altri servizi - prosegue la relazione della commissione guidata Octavian Morariu nel report di 47 pagine sulla candidatura italiana -. I governi regionali della Lombardia e del Veneto sono le forze guida che sostengono la candidatura e hanno fornito le garanzie finanziarie per la costruzione e il rinnovamento delle sedi di gara, lo svolgimento dei Giochi, i servizi pubblici. Sono due delle regioni più ricche d’Italia, insieme rappresentano circa il 30% dell’economia italiana».
La commissione del Cio ha sollevato più di un dubbio sulla proposta svedese di Stoccolma e Are, unico avversario dell’Italia: «Mentre sono state fornite lettere di intenti, sono ancora da presentare le garanzie vincolanti per le nuove strutture: il villaggio olimpico di Stoccolma, l’ovale per il pattinaggio di velocità e le sedi del biathlon e dello sci di fondo».
«Lo sviluppo della sede di Hamra da una vecchia cava potrebbe incontrare rischi legati alla terra contaminata e alla protezione della qualità dell’acqua. Tre sedi (Are, Falun e Sigulda) si trovano inoltre all’interno o adiacenti ad aree naturali protette e richiedono un’attenzione particolare per evitare un impatto ambientale».
Nel report vengono evidenziate anche altre questioni: «L’utilizzo della sede di Hammarby per il team event di sci alpino va valutato nel rapporto tra rischi e benefici. Le alte capacità delle sedi di Hamra e Are vanno invece valutate considerando le potenziali sfide legato ai trasporti», scrive la commissione, ricordando i problemi organizzativi affrontati da Are nel Mondiale di sci alpino ospitato pochi mesi fa. «Le condizioni atmosferiche ventose possono influire sul programma delle competizioni. Il calendario richiede oltretutto un’ulteriore pianificazione operativa a causa dell’elevato volume di eventi». Anche alla luce di queste osservazioni, il report del Cio sottolinea come i prezzi dei biglietti appaiano alti e necessitino di «un forte programma di comunicazione».
Le reazioni in Italia non si sono fatte attendere: «Molto bene, ma non abbassiamo la guardia. Cogliamo con soddisfazione quanto comunicato dal Cio in merito alla candidatura di Milano-Cortina e continuiamo a lavorare, in perfetto stile lombardo, con serietà e professionalità, per arrivare pronti all’appuntamento di Losanna del 24 giugno», ha affermato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.
«L’ottima impressione che hanno suscitato Milano e la nostra Valtellina, insieme allo scenario delle Dolomiti, formano con l’elevato grado di sostenibilità del progetto e l’unità di intenti di tutti i soggetti chiamati in causa sul territorio nazionale il mix ideale per guardare con ottimismo e fiducia alla scelta finale della commissione olimpica».
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