Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 09 Marzo 2017
“Mettiamoci il cuore” ricorda Moira
Raccolta fondi, risposta oltre le attese
Villa di Tirano: dalla casa di riposo è partita l’iniziativa per aiutare i figli della donna uccisa. Il presidente Caniglia: «Non ci saremmo mai aspettati un tale riscontro a livello di donazioni».
Ammonta a 20.043,72 euro la somma che è stata raccolta a favore di Margherita e Valerio, i figli di Moira Giacomelli, la 43enne di Villa di Tirano uccisa l’11 aprile 2016 dal suocero Enrico Ferrari, 70 anni, reo confesso, nella villetta di via Sonvico. Una tragedia che ha scosso Villa di Tirano, dove Moira da qualche anno viveva insieme al marito Simone, scomparso per un aneurisma nel dicembre 2015, nonché i due figli di 4 e 6 anni.
In ricordo della donna che lavorava come dipendente all’interno della casa di riposo “Bongioni–Lambertenghi onlus” di Villa di Tirano, il consiglio di amministrazione dell’rsa, insieme a tutti i colleghi di Moira, si è fatto promotore di una sottoscrizione che si è conclusa il 27 gennaio.
«L’iniziativa è stata assunta in ricordo di Moira, che con noi ha lavorato per qualche mese: aveva preso incarico il 1° gennaio 2016 – spiega il presidente della Bongioni Lambertenghi, Sebastiano Caniglia -. Molte persone si sono rivolte a noi per darci un’offerta, così abbiamo pensato di aprire una sottoscrizione, in modo che tutto fosse tracciato e cristallino».
«Non ci saremmo mai aspettati un tale riscontro a livello di donazioni - la sua ulteriore considerazione -. Hanno partecipato privati cittadini, le scuole, le associazioni di Villa e di fuori, i dipendenti della cooperativa san Michele di Tirano, la scuola dell’infanzia di Stazzona, la fondazione Giardino d’Infanzia di Tirano, la parrocchia, ospiti della casa di riposo e i loro parenti». «Inoltre il consiglio di amministrazione non ha fatto il classico dono aziendale ai dipendenti per il Natale appena trascorso, ma ha destinato l’importo corrispondente alla sottoscrizione di Moira - prosegue Caniglia -. Siamo molto contenti del risultato ottenuto. La somma raccolta verrà devoluta ai figli di Moira per aiutarli nella loro crescita, nel loro futuro scolastico e non solo. Mi informerò personalmente nei prossimi giorni tramite il tribunale su come far arrivare i soldi ai bambini. Ringraziamo tutti quanti hanno partecipato e contribuito».
La proposta di solidarietà – che era stata intitolata “Mettiamoci il cuore” - ha trovato la condivisione della parrocchia guidata dall’arciprete don Remigio Gusmeroli, che l’ha ricordata più volte ai suoi parrocchiani durante le celebrazioni religiose in questi ultimi mesi, delle insegnanti delle scuole dell’infanzia Girotondo di Stazzona e primaria Minerva di Villa.
Orgogliosa dell’obiettivo centrato l’intera casa di riposo, formata da 65 ospiti (60 utenti e 5 nei mini alloggi), in cui gravitano una sessantina di dipendenti, oltre a un elevato numero di volontari. «La struttura funziona bene – riferisce il presidente -. Possiamo contare su due fisioterapisti che operano tutti i giorni e due animatrici che organizzano giochi, attività ricreative, leggono il giornale per gli anziani. Il consiglio di amministrativo si prodiga ogni anno per la manutenzione della casa di riposo».
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