Martedì l’autopsia sul corpo di Vito Solimine

Verrà effettuata martedì mattina, alle 11.30, in obitorio a Sondrio dall’anatomopatologa Rosangela Invernizzi dell’Università di Pavia, l’autopsia sul corpo di Vito Solimine, il ragazzo di 21 anni residente a Villa di Tirano che ha perso la vita lunedì mattina, poco prima delle 11, nel terribile incidente stradale che si è registrato lungo la tangenziale di Sondrio, all’altezza dello svincolo di via Europa, che porta verso l’area industriale cittadina.

Il ragazzo, classe 2003, è morto sul colpo nel terribile schianto frontale tra la sua auto, una Volkswagen Golf, e un camion. Al termine dell’esame autoptico la Procura di Sondrio concederà il nulla osta alla sepoltura e sarà quindi possibile fissare la data dei funerali di Vito, la cui morte ha gettato nello sconforto tante persone, tra cui gli amici con cui condivideva la passione per la musica, il rap e il freestyle. Ogni settimana, al giovedì si metteva in macchina e percorreva 50 chilometri per incontrarli al Lokalino di Morbegno e dare sfogo alla sua più grande passione. E ora suoi amici e compagni di avventura lo vogliono ricordare come il bravo ragazzo che era, attraverso il racconto della loro comune passione.

«Quello che facciamo al Lokalino è un laboratorio di improvvisazione con le rime che si chiama “freestyle”, e grazie a questo laboratorio abbiamo conosciuto Vito, che artisticamente voleva essere chiamato “Flame”, ossia fiamma - racconta Santiago a nome anche degli amici -. Lui veniva da Villa di Tirano, tutti i giovedì si faceva quasi 50 chilometri per partecipare a questo laboratorio che amava, perché amava improvvisare rime ed era felice con noi, era l’anima del gruppo, sempre con un sorriso, sempre educatissimo e “pulito”. Amava vivere ed era un artista fantastico. Parlo a nome di tutti i ragazzi che lo hanno conosciuto, siamo sicuri che da lassù sarebbe felice che si sapesse cosa amava fare e che ci sono dei ragazzi che lo rimpiangono con il cuore spezzato, ma ringraziano il destino per averlo conosciuto».

«Vito, Flame, artista e amico - hanno poi scritto in una lettera, firmata oltre che da Santiago anche da Erik, Raul, Davide, Leonardo, Rocco, Danut, Rener, Francesco, Bara, Barcy e Alessandro -, la notizia della tua scomparsa ci ha lasciato senza parole come la prima volta che ti abbiamo sentito rappare. Ovunque tu sia, sappi che ci sarà sempre un microfono acceso per te, pronto a far risonare le tue fiamme. Un grazie immenso per quello che ci hai aiutato, e soprattutto ci aiuterai, a costruire in tua memoria. Qui il fuoco ancora non si è spento, tre, due, uno, tempo».

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