Manca personale, il distaccamento dei vigili del fuoco di Tirano resta vuoto

Niente vigili del fuoco a Tirano per un giorno a causa della mancanza di personale. E’ quanto accaduto ieri, e non è la prima volta. Già a febbraio il distaccamento dei vigili del fuoco permanente aveva dovuto chiudere per un giorno, e anche prima era accaduto, sempre a Tirano.

«Il servizio comunque è assolutamente garantito – assicura il comandante provinciale, Alessandro Granata -. Purtroppo c’è un problema di presenze effettive in servizio. E abbiamo deciso di chiudere Tirano per una giornata perché siamo certi di riuscire a coprire, grazie alla presenza dei volontari, al completo, del vicino distaccamento di Valdisotto e del Comando centrale». Nessun allarme, quindi, ma questa situazione potrebbe anche ripetersi nel corso dell’estare, con le ferie del personale da smaltire e le possibili assenze per malattie o per permessi speciali.

A febbraio il problema era stato già sollevato dai sindacati. «In estate, tra pensionamenti e ferie, sarà difficile garantire il soccorso tecnico urgente - hanno previsto mesi fa Michela Turcatti, segretaria generale della FP Cgil di Sondrio e il coordinatore provinciale FP Cgil Vigili del Fuoco di Sondrio, Claudio Bordoni -. Denunciamo tutto questo oggi perché il personale ce lo chiede. Nei primi mesi del 2026 Sondrio e le province limitrofe saranno coinvolte nell’evento delle Olimpiadi con il bacino di utenza che aumenterà almeno del doppio. Serve garantire il servizio, così come va garantita anche la sicurezza degli operatori. Assumere personale e integrare gli addetti rimane l’unica alternativa, non più rinviabile».

Intanto, l’Unione Sindacale di Base dei Vigili del Fuoco denuncia una carenza nella formazione e nell’addestramento del personale, soprattutto per quanto riguarda i vigili del fuoco patentati nautici che, si legge in una nota, «non hanno ricevuto l’addestramento adeguato per le operazioni autoprotezione e di soccorso nautico. Inoltre manca la fornitura di attrezzature nautiche essenziali per svolgere tali operazioni in condizioni di sicurezza».

«Segnaliamo anche l’inappropriato impiego del personale in attività che non rientrano nelle loro competenze professionali - spiega Marco Paganoni dell’Usb - come il lavaggio di automezzi, la pulizia e manutenzione delle sedi di servizio e del verde, la non prevista “manovalanza” utilizzata in occasione degli esami corsi antincendio. Queste pratiche avvengono a scapito dell’attività formativa necessaria per garantire la preparazione e l’efficienza dei nostri operatori. Confidiamo che le autorità competenti comprendano la gravità della situazione e agiscano con la massima celerità per risolvere queste criticità. La sicurezza dei nostri operatori e dei cittadini dipende da interventi tempestivi e adeguati, sono prioritarie e devono essere garantite attraverso un adeguata formazione e un corretto impiego del personale».

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