Cronaca / Tirano e Alta valle
Martedì 16 Aprile 2019
L’orso colpisce in quota a Teglio
Mangiata una capra in un ovile
Dopo gli apiari di Bianzone, l’animale ha fatto razzia in un’azienda agricola a 500 metri dall’abitato.
È già arrivata la Pasqua per l’orso che sta facendo razzia da qualche giorno nel territorio della Media Valle. Nelle prime ore del mattino di domenica l’orso ha predato una capra in un ovile che si trova a 900 metri di altezza a Teglio. Si tratta per la precisione della zona est di Teglio a 500 metri dall’abitato. Lì si trova un’azienda agricola dove un contadino conduce un piccolo allevamento.
L’orso avrebbe superato il recinto e ne avrebbe predata una, poi una volta che si è cibato se n’è andato. L’animale in questione deve essere lo stesso che sta girando in questi giorni e che ha fatto razzia di miele a Bianzone per due notti. Sabato, però, c’è stato un avvisamento a 900 metri nella zona che sale dal Vecchio Torchio fra Bianzone e Teglio.
Dunque tutto torna, nel senso che il plantigrado pare essersi spostato. A fare la differenza, però, è che, mentre finora ha colpito solo alcune arnie in località La Curta e poi nei frutteti di Bianzone, questa volta ha ucciso un animale. Si allarga dunque la preoccupazione non solo fra gli apicoltori che si stanno premunendo con recinti elettrificati, ma anche fra gli allevatori.
Il primo colpo è avvenuto qualche notte fa in località La Curta, a 670 metri di altezza a Bianzone, dove ha colpito due arnie delle ventidue presenti nell’apiario. Purtroppo l’apicoltore aveva in dotazione il recinto che non era al momento funzionante. Nella notte del 12 aprile è tornato a far visita agli apiari di Bianzone, ma questa volta si è spinto a soli 300 metri sopra la statale 38, seppure restando nei frutteti e nella zona boscata.
Il plantigrado - da capire ancora se si tratti di M19, lo stesso che l’anno scorso ha tenuto “compagnia”, si fa per dire, per tutta l’estate agli apicoltori dei Comuni fra Ponte, Teglio, Bianzone e Brusio - è sceso fino ai frutteti sotto la casa vinicola La Gatta per intendersi. Ha visitato gli apiari di proprietà di due diversi apicoltori ed, in entrambi i casi, ha predato 4 o 5 alveari. Un apiario si trova fra La Gatta e la statale ed è presumibile che l’orso sia passato dalla valle di Boalzo, seguendo il corso del fiume. Il secondo apiario si trova, invece, fra Boalzo e Tresenda, 300 metri al di sopra della carrozzeria Corvi che si vede sulla statale.
Maria Ferloni, tecnico faunistico della Provincia e referente territoriale per i grandi carnivori, ha affermato «non c’è alcuna situazione di pericolo per le persone, perché l’orso attacca per cibarsi e se ne va via subito. Non gira dove ci sono le abitazioni, tant’è che neppure l’anno scorso nessuno lo aveva visto».
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