Livigno, troppa folla
e poche mascherine
Controlli dei vigili

Livigno corre ai ripari. Movida sì, ma sotto stretto controllo. Non solo si applicano alla lettera le disposizioni ministeriali entrate in vigore ieri, circa l’obbligo di indossare la mascherina dalle 18 alle 6 del mattino successivo, ma si controlla anche che le mascherine vengano indossate di giorno, in presenza di assembramenti. Inevitabili, in una località blasonata come il Piccolo Tibet, 1.816 metri di quota, stipata, all’inverosimile, di turisti e visitatori.

«La località è stracolma di turisti, camper, un aumento di visitatori pazzesco - assicura Cristoforo Domiziano Franzini, comandante della Polizia locale - e noi stiamo facendo l’impossibile per assicurare i controlli e l’aderenza alla normativa. Compatibilmente con la dotazione di uomini e mezzi, perché siamo in dieci, attivi, su turni, ovvio, dalle 7,30 alle 21, e, in queste settimane pre e post Ferragosto, anche in orario notturno, fino alle 2, quando effettuiamo servizi di controllo mirati».

Al momento, non è ancora stata comminata alcuna sanzione, assicura Franzini «anche perché la norma è appena entrata in vigore, lunedì sera - assicura -, però si parla, come noto, di un multa pesante, pari a 400 euro, che, se pagati a stretto giro di posta, scendono a 280. Tuttavia, sempre di un esborso importante si tratta, per cui, una volta invitati ad indossare la mascherina, i turisti si adeguano.

Abbiamo anche chiesto il supporto dei volontari, gli Alpini di Livigno, per allestire un presidio informativo nella via centrale, dove, loro stessi, invitano i passanti a portare la mascherina e ci aiutano a controllare che non circolino biciclette sulla pubblica via, dalle 10,30 alle 18,30. Allo stesso modo possiamo contare sul contributo di una guardia civica volontaria che, al pomeriggio, presidia i bus del servizio urbano controllando che tutti i viaggiatori abbiano la mascherina».

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