Livigno: sciatore ceco disperso nella neve. Scattano le ricerche, lui torna da solo

Un allarme in montagna, per il mancato rientro di uno sciatore, e poi fortunatamente il lieto fine. Gli impianti di risalita chiusi da oltre tre ore, il maltempo che non concede tregue con fitte nevicate, il freddo pungente con il passare del tempo e il buio della sera che rende tutto più complicato.

Nella serata di martedì sono scattate le ricerche per uno sciatore ventenne in vacanza a Livigno in quanto, dopo la chiusura degli impianti di risalita, non si è più visto. Non è mai arrivato alla stazione di partenza per prendere la cabinovia che l’avrebbe dovuto riportare sul fondovalle e neppure aveva fatto rientro nell’albergo dove da alcuni giorni alloggia con alcuni connazionali della Repubblica Ceca.

Poi, attorno alle 20, quando ormai si era messa in moto un’imponente macchina di soccorsi l’allarme è rientrato. Il turista, infreddolito, che nella bufera aveva smarrito il percorso, era sceso a valle piano a piano per i fatti suoi, raggiungendo del tutto incolume il paese dell’Alta Valtellina.

Nel frattempo si era messa in azione la squadra di militari del Sagf-Soccorso Alpino della Guardia di finanza di Bormio, i Vigili del fuoco volontari del Piccolo Tibet valtellinese e anche si era mobilitata la squadra speciale di pompieri che ieri si trovava in quota per un addestramento speciale, dotata di particolari strumentazioni oltre ai droni, gli uomini del Soccorso Alpino della VII Delegazione di Valtellina e Valchiavenna, Stazione livignasca, con i carabinieri pronti a intervenire con alcune motoslitte a supporto. Poi, quando si cominciava a temere il peggio, in relazione alle proibitive condizioni meteo e al fatto che lo straniero non conosce la zona, le ricerche sono state interrotte perché il giovane, il cui cellulare aveva avuto problemi di ricezione, è riuscito a mettersi in contatto con gli amici a cui ha fatto sapere che si trovava, finalmente, in paese ed era al sicuro.