Livigno, presenze da record ad agosto. 160 mila le auto entrate

Un flusso incredibile di veicoli in entrata e in uscita a Livigno, si è registrato fra il 1° agosto e il 1° settembre con 162.804 passaggi censiti in ingresso alla località dai Passi del Foscagno, della Forcola, e del Gallo, e con 157.403 veicoli in uscita.

Tenendo presente che il sistema elettronico di rilevazione dei passaggi sulla Forcola ha fatto i capricci per più giorni e, neanche a dirlo, proprio in quelli clou fra il 15 e il 18 agosto, il 24 e il 25 e il 31 agosto e 1° settembre, quando si è verificato un black out che non ha permesso di censire i dati. Ergo, i transiti sarebbero stati persino di più di quelli rilevati, per quanto i dati ci sembrano già più che eloquenti e in grado di fotografare il grado di saturazione della località nel mese scorso.

Solo da lunedì scorso, Livigno, ha cominciato a “sgonfiarsi”, perché il grosso dei turisti ha fatto rientro a casa proprio lo scorso fine settimana ed ora, la località sta tornado pian piano alla sua normalità. Movimento ce n’è ancora, ma non così massiccio. Livigno ora è più “vivibile” e anche gli agenti della Polizia locale cominciano a tirare il fiato, perché gestire flussi simili, così concentrati nel tempo ed imponenti non è facile per nessuno.

Dalla Forcola, a titolo di esempio, i giorni di maggiore afflusso in ingresso sono stati quelli di sabato 3 agosto, con 3.258 veicoli giunti in paese, per un totale di 5.082 transiti-giorno in ingresso e uscita, e di sabato 10 agosto con 3.100 veicoli in ingresso e 5.729 di transito totale.

Dal Foscagno i picchi di ingresso si sono avuti a partire dal 10 agosto col dato più alto registrato venerdì 16, con 3.866 veicoli in ingresso e 3.865 in uscita. Ma anche il 21 agosto ci sono stati 3.609 ingressi, fino ai 2.948 del 31 agosto, scesi a 2.465 domenica 1° settembre.

Nonostante tutto, Livigno, come sempre, ha retto all’urto, perché rodata e preparata a farlo da anni, anche se la mole di lavoro è stata enorme a tutti i livelli.

«Come non essere soddisfatti dei dati di agosto, lo siamo certamente - commenta Sharon Zini, assessore al Turismo del Comune di Livigno - anche perché quest’anno tutto il mese è andato benissimo, dalla prima all’ultima settimana, all’ultimo giorno del mese, si può dire, mentre lo scorso anno avevamo registrato un calo nella prima e nell’ultima settimana. Non abbiamo ancora i dati del nostro osservatorio per cui non possiamo rendicontare ancora con precisione le presenze, però, per quanto riguarda il mese di agosto possiamo parlare di una copertura a livello di ricettività che va oltre il 90%, ma posso assicurare che anche questo mese abbiamo comunque una buona copertura, pari al 40%».

A conferma che la località si è sgonfiata, ma non svuotata, perché a compensare il rientro a casa dei turisti italiani, ci sono gli arrivi degli stranieri.

«Il mese di agosto, a Livigno, è sempre stato appannaggio più che altro del turista italiano - assicura Zini -, è così storicamente, mentre il mese di luglio è scelto soprattutto dai turisti stranieri al pari di quello di settembre. Dopodiché, purtroppo, il meteo a giugno fino a metà luglio non è stato benevolo e questo ha frenato gli arrivi, però, non appena è apparso il sole ecco che tutto si è messo in moto».

Con una frenata, però, sui consumi extra alberghieri.

«Da questo punto di vista c’è stato un calo e lo abbiamo rilevato anche a Livigno - dice l’assessore -. Il commercio e la ristorazione non sono andati così bene come tutto il resto. Il lavoro c’è stato un po’ per tutti, è vero, però, il sentore è che il turista non rinunci ad andare in vacanza, ma rinunci a buona parte delle spese extra alberghiere».

In una parola, c’è chi va in vacanza con la “schiscietta” anche a Livigno.

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