Livigno art colors porta l’urban art oltre i 2.000 metri

L’iniziativa è arrivata anche a Trepalle, il centro abitato più alto d’Italia

Dal mese che scandisce l’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024, i cerchi olimpici parigini si intrecciano con quelli di Milano-Cortina 2026 nel segno dell’urban art: ai blocchi di partenza per Livigno Alp Colors.

Il progetto curato da Luca Mayr, in collaborazione con Alice Martinelli, promosso da Gol (Gruppo Olimpico Livignasco) e patrocinato dal Comune di Livigno, inaugura il secondo dei tre anni di durata dell’iniziativa. Concepito in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che vedranno Livigno palcoscenico delle gare olimpiche di snowboard e freestyle, porta un’esplosione di colori e creatività nel cuore delle Alpi. Livigno Alp Colors trasforma il paese e il suo territorio in uno spazio inclusivo di partecipazione e creatività: un vibrante museo di arte urbana che proprio con queste discipline condivide affinità e atmosfere ‘culturali’. L’urban style tipico dello snowboard e della mountain bike si ritrova nelle discipline artistiche murali come l’urban art e il calligraffiti.

Pareti, muri di contenimento, sottopassi e gallerie prendono così nuova vita a grazie agli interventi artistici di quattro artisti di fama nazionale e internazionale: Luca Rancy, Sorte, Ettore Stu e Alice Martinelli e dei venticinque ragazzi di Open Space e CiAGi coinvolti in un workshop di arte partecipata.

Tutte le opere realizzate, in punti strategici, simbolici e di grande passaggio, dialogano con il contesto e celebrano i valori olimpici quali fair-play, cooperazione e inclusione, senza dimenticare la storia e il patrimonio culturale e naturale del livignasco.

L’artista milanese Rancy, noto Street artist, illustratore e designer pluripremiato, ha realizzato sul grande muro di contenimento di Trepalle: “Heritage”. L’opera raffigura due ermellini: uno con il manto bianco, che richiama la stagione invernale, e l’altro marrone, a simboleggiare il calore dell’estate. L’ermellino è un animale di forte richiamo simbolico per il territorio, considerato magico e temibile, capace di mimetizzarsi, con un morso potente, è protagonista di leggende e credenze locali. “Heritage” è contemporaneamente un omaggio al patrimonio culturale e naturale locale e a Tina e Milo, le mascotte ufficiali di Milano-Cortina 2026. L’opera è anche un monito e occasione di ricordare l’importanza della tutela delle specie a rischio: a ricordare che ci troviamo in un ambiente fragile e protetto.

Al centro dell’opera, linee dinamiche che richiamano colori e intenti dei cerchi olimpici conferiscono movimento e vitalità alla composizione. Questo elemento figurativo distintivo della poetica dell’artista appare anche nella sua seconda opera intitolata “Ammoniti”, situata presso la Galleria Lago. Qui, sulla sommità, si trovano numerosi fossili e residui del fondale marino che questa predolomite custodisce, creando un legame affascinante tra passato e presente, arte e natura.

Luca Rancy trasforma anche il grande muro di contenimento nella zona Viera in una progressione di pigne, a richiamare la natura di Livigno. Le forme concentriche, già presenti nella parte delle ammoniti, si fondono armoniosamente con le pigne, simbolo storico di energia vitale, esempio di proporzione aurea e fecondità.

Alice Martinelli, artista, presenta un’opera unica - dal titolo “La memoria che affiora”- che dialoga con la storia e la memoria di Livigno. Utilizzando come supporto la muratura e la pietra di un ponte Alice reinterpreta vecchie fotografie d’epoca, interagendo con le caratteristiche formali della superficie. I dettagli emergono e scompaiono, trasformandosi in tracce del passato che riaffiorano nell’attualità. Nata e cresciuta a Livigno, specializzata in antropologia dell’arte e appassionata di storia - nelle sue opere - principalmente disegni, quadri e dipinti su muro - esplora la relazione tra natura, tradizione e mondo contemporaneo, con particolare attenzione al fattore umano e al mondo animale.

Dal titolo “Legami olimpici””, l’opera di Sorte raffigura il passaggio dell’evento olimpico nel territorio di Livigno. L’artista raffigura i cinque cerchi del logo olimpico su ciascuna delle pareti della galleria e il sole di Livigno sul soffitto in anamorfosi, tecnica che mostra il cerchio del sole da uno specifico punto di osservazione. Sorte utilizza il pennello per lasciare un segno calligrafico, un lettering, elaborato e intricato, che nasce dalla fusione dell’alfabeto latino, dalla sua esperienza pregressa nel mondo dei graffiti e dal dialogo con le peculiarità del contesto nel quale si trova a operare.

I ragazzi di Urban Colors intervengono su due muri nel Sottopasso Mottolino raffigurando in grande scala la disciplina dello snowboard. Non a caso realizzato proprio in questo punto, il murale celebra l’importanza di questo sport nel contesto locale. L’opera cattura l’energia e la dinamicità dello snowboard, trasformando il sottopasso in un vibrante omaggio ad uno degli sport protagonisti delle gare olimpiche che si svolgeranno proprio a pochi passi da lì.

E infine, l’opera collettiva realizzata insieme con i giovani di Livigno, intitolata “Artecipazione” svela l’importanza dello spazio dell’Urban Art come luogo di collettività e partecipazione. Nata dal workshop gratuito per ragazzi e ragazze dai 12 ai 19 anni, condotto dall’artista Rancy al sottopasso Pemont, l’opera ha permesso ai partecipanti di esplorare la pratica della Street Art. Il murale è un “punto d’incontro” tra figure olimpiche e parole di diverse lingue a rimandare ai valori sportivi e inclusivi che muovono da sempre le Olimpiadi. Non per niente, è proprio qui che il calligrafo Ettore Stu ha dipinto una citazione tratta dal libro “Raccontare l’educazione” di Michele Ricetti: una raccolta di testi e pensieri di educatori e adolescenti del Centro giovanile di Livigno. Un invito per i giovani a preservare sempre la loro unicità, lontani da giudizi e pregiudizi.

«Livigno Alp Color è il progetto di Urban Art che sta coinvolgendo tutte le fasce della popolazione, a partire dal gruppo di adolescenti locali» commenta Luca Mayr, curatore del progetto. «Non solo abbiamo creato opere che rivitalizzano il territorio di Livigno, ma abbiamo anche realizzato opere collettive insieme a 25 adolescenti, trasferendo loro il know-how tecnico e artistico. Questo ha attivato la curiosità visiva e la consapevolezza nel rispetto degli interventi artistici. Il dialogo con la comunità locale è stato fondamentale e ha ispirato i ragazzi, rendendo i cittadini sempre più entusiasti».

«Supportiamo con orgoglio il progetto Livigno Alp Colors, nato due anni fa da un’idea del Gol (Gruppo Olimpico Livignasco), un gruppo di lavoro che coinvolge cittadini volontari e che si occupa di ideare e organizzare diversi progetti volti a valorizzare, sensibilizzare e preparare la nostra comunità al grande evento delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. Siamo stati davvero soddisfatti di vedere come questo workshop abbia coinvolto numerosi ragazzi che hanno scelto di collaborare tra di loro per dare vita a opere d’arte moderne che abbelliscono alcune zone del nostro paese e al contempo hanno l’obiettivo di diffondere i valori olimpici, sia attraverso le immagini che i colori scelti. Per noi livignaschi non solo rappresentano un rinnovamento della nostra città oggi, ma saranno sempre il ricordo indelebile del raggiungimento di un nostro grande sogno, ovvero quello di essere la casa del più importante evento sportivo al mondo tra soli due anni» ha affermato Sharon Zini, assessore alla Cultura del Comune di Livigno.

Livigno Alp Colors rappresenta un’importante iniziativa di coinvolgimento e valorizzazione del territorio, unendo arte, tradizione e comunità in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026. Grazie alla creatività degli artisti e all’entusiasmo dei giovani partecipanti, il progetto trasforma Livigno in un vibrante museo di arte urbana, dove i valori olimpici di sostenibilità e inclusione si riflettono in ogni opera.

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