Le Olimpiadi non “blinderanno” Bormio

ll punto In un incontro pubblico illustrati gli step che porteranno la Magnifica Terra all’evento a cinque cerchi. Cerato: «Minor impatto possibile per attività turistiche e commerciali». Cavazzi: «Aprire un dialogo sull’evento»

Bormio

Le prossime festività natalizie con una Bormio a pieno regime, come avvenuto sinora, quanto ad offerte “dentro” e fuori le piste, un primo controllo e parziale chiusura dei perimetri di sicurezza il 25 gennaio 2026 e, dal 30 gennaio, la chiusura totale della sola “zona rossa” con attività e cittadini coinvolti già informati nel merito.

Non sarà di certo una Bormio “blindata” quella che si prepara ai Giochi Olimpici di Milano - Cortina 2026 che dovranno svolgersi sì nel rispetto di tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ma che, per le attività turistiche e commerciali della cittadina, «avranno il minor impatto possibile». Parola di Davide Cerato della fondazione Milano – Cortina, responsabile di tutta l’Area Valtellina (Cluster Valtellina: Bormio e Livigno) che martedì sera a Bormio, in una sala della Banca Popolare di Sondrio gremita in ogni ordine di posto, ha illustrato iniziative e step che porteranno la Magnifica Terra ad ospitare l’evento a cinque cerchi. Smorzando tante voci, infondate, diffuse nei giorni scorsi, Cerato, alla sua quarta Olimpiade, la prima “a casa”, si è detto emozionato di essere a Bormio e ha rassicurato tutti i presenti sul fatto che le festività natalizie del 2025 offriranno a turisti ed operatori le medesime opportunità degli anni scorsi senza alcuna chiusura.

«Questa serata informativa – ha rilevato il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi in apertura dell’incontro - rappresenta un’occasione per aprire un dialogo. I temi che verranno trattati sono temi che più volte hanno creato curiosità e domande. Tra gli obiettivi l’avere maggiore consapevolezza sull’evento per avere tutte le potenziali possibilità per essere una comunità unita che affronta un grande evento.

L’Olimpiade è anche un’occasione che ci invita, ci spinge, a lavorare assieme e questa è anche una rivoluzione culturale». Gioele Caravello - MICO event manager per Bormio, ha ricordato che i giorni di gara previsti sono sette «quindi chiaramente solo in quei giorni la comunità verrà “impattata” però rientra nel nostro interesse tutelare al meglio le attività e la vita sociale. Gli atleti sono 189, abbiamo una capienza, in questo momento, di 7400 spettatori. Lasciandoci la Stelvio alle spalle avremo due aree standing, accessibili al pubblico, e la tribuna principale in fondo alla Stelvio, per 2050 persone. Si riduce un po’ la capienza per quanto riguarda l’alpinismo perché il campo gara va ad intaccare le due aree spettatori ma andremo ad inserirne un’altra all’interno, circondata dal campo gara».

Relativamente alla predisposizione delle aree per l’evento «dal prossimo 1° settembre – ha rimarcato il manager - inizieranno una serie di installazioni che intaccheranno poco quella che è la vita del paese e saranno fatte prima dell’avvio della stagione invernale». Durante la serata è stato dato spazio anche al brand protection, spiegando le regole sull’uso di loghi e marchi olimpici, con particolare attenzione alle restrizioni nelle aree adiacenti alle Venue nonché al programma volontari ed al ticketing per i residenti, con tutte le informazioni sulle modalità per ottenere i codici e acquistare i biglietti.

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