
Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 08 Aprile 2019
Le cargo bike, una pedalata che piace
L’artigiano tiranese Rinaldi ha avviato la produzione di bici capaci di soddisfare vari tipi di esigenze. Dalla mamma con figli e spesa al globetrotter con tenda e fornello da campo, ieri in piazza Salis c’erano sei modelli.
«Per anni ho riparato biciclette, ora mi piacerebbe concentrarmi su un prodotto nuovo con una visione diversa per girare le città. Da qui è nata “Vale”, la cargo bike». Con un pizzico di emozione che sempre si prova nelle grandi occasioni - e questa lo è davvero, perché significa coronare un sogno coltivato da anni - Daniele Rinaldi, sabato mattina in piazza Salis, a Tirano ha presentato la sua “Vale”, la bicicletta concepita per il trasporto non solo di persone, ma anche di oggetti, con un’anima green, totalmente costruita con le mani e la mente di Rinaldi che, lo scorso anno, con questo progetto ha vinto il bando Sbrighes.
Omaggio a Candiani
«Nel 2013 ho aperto un’attività che si chiamava “L’artigiano della bicicletta” che, quest’anno, ha lasciato spazio a “Rinaldi Telai”, perché desidero portare avanti in Italia e poi in Europa questo progetto di mobilità sostenibile - ha affermato Daniele, un mix di creatività e tecnica -. Ho iniziato a costruire i primi telai alle scuole superiori, poi ho affinato negli anni lo studio della tecnica e delle geometrie del telaio, con la progettazione al pc sono arrivato a ottenere ottimi risultati come guida. Negli ultimi due anni c’è stato lo sviluppo finale. Il nome “Vale” è un doveroso omaggio e ringraziamento a Valentino Candiani, scomparso la scorsa estate, che ha ideato il design. Ho creato diverse versione della cargo bike, ma Vale mi ha aiutato ad alleggerirne l’immagine fino a creare l’ultima versione caratterizzata dalla pulizia delle linee».
Le caratteristiche
Per l’intera giornata di ieri sei tipologie di bicicletta - che possono essere a pedalata assistita o muscolare con una differenza di 6 chili l’una dall’altra - sono state a disposizione della cittadinanza per un test drive nelle vie del centro storico, dopodiché lo saranno per alcune ditte e aziende di Tirano che vorranno provare una forma diversa di trasporto cittadino. Requisito comune è che la “Vale” è più lunga di una normale bike, ma ha una doppia ruota davanti e un sistema di sterzo brevettato che permette di guidarla senza difficoltà e con un passo più corto rispetto alle competitor. Ci sono la “Vale” grigia in versione bici cargo, la “Vale” rosa per le mamme con seggiolino per portare il proprio figlio e una cesta per fare la spesa nel vano di carico dove, eventualmente, si potrà montare anche l’ovetto per il figlio più piccolo, la “Vale” rossa con cassone coibentato per la consegna del cibo a domicilio che sta andando per la maggiore nelle città. E ancora la versione bianca con un cesto per trasportare animali domestici di piccole dimensioni, la versione gialla con pannello pubblicitario perché le bici non passano mai inosservate e la versione nera allestita per viaggiare con un trolley volante per sacco a pelo, tenda e fornello da campo per il cicloturismo di lunghe tratte. «La sto testando con un amico di Grosio che vorrebbe fare il giro dell’Europa in solitaria – ha proseguito Dani -. E’ comoda perché non si deve ricorrere a zaini posteriori. In questi giorni sto ultimando per la vendita le bici, che saranno pronte fra un mese. Al momento si tratta di un lavoro artigianale con il tempo di consegna di un mese, l’idea è di riuscire ad “industrializzarla” per essere sul mercato con la pronta vendita».
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