Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 07 Novembre 2018
Lavori al via, chiesto lo stato d’emergenza
Il sindaco di Aprica ha incontrato i tecnici della Regione - Ordinanza di evacuazione ancora in vigore. Corvi: «Dopo mercoledì lo smottamento è rimasto fermo e sono cominciate le opere di ripulitura dell’area».
Resta in vigore l’ordinanza di evacuazione nei confronti di quattro abitazioni della contrada San Pietro di Aprica in seguito al movimento franoso verificatosi lunedì scorso e aggravatosi mercoledì sera. Ma si tratterà ancora di poco tempo: fra oggi e domani partiranno i lavori di messa in sicurezza del versante.
Lo annuncia il sindaco di Aprica, Dario Corvi, che ieri ha avuto un incontro con i tecnici dell’Utr, l’ufficio territoriale di Regione Lombardia, per valutare insieme la situazione e decidere il da farsi. La frana infatti ha determinato l’esondazione del corso d’acqua – il torrente Ogliolo al confine fra i due paesi e province di Sondrio e Brescia -, il quale ha, a sua volta, causato ingenti danni materiali sui territori comunali di Aprica e Corteno Golgi. Lunedì scorso il primo smottamente si è staccato in un’area compresa fra il comprensorio sciistico del Palabione e quello del Baradello, mentre mercoledì sera si è staccato un altro fronte della frana, cento metri più distante dal precedente (più verso il Baradello). Da qui la decisione dei Comuni di Aprica e Corteno, a tutela della pubblica incolumità, di evacuare una parte della frazione di San Pietro di Aprica ed una di Corteno, direttamente esposta al potenziale rischio derivante dal movimento franoso in atto. L’amministrazione comunale ha disposto anche la chiusura delle strade comunali via Ospitale dal civico 64 a salire, della strada delle Lische e della strada Sondellini-Lische. «In questi ultimi giorni la frana non si è mossa e oggi (ieri per chi legge) ha smesso anche di piovere nel primo pomeriggio - spiega il sindaco -. Abbiamo proseguito il presidio insieme ai volontari della protezione civile, dei Vigili del fuoco e il nostro personale comunale ed effettuato un primo intervento di pulizia. Dopo l’incontro avuto con il geologo ed i tecnici della Regione si è concordato innanzitutto di far permanere l’ordinanza fintanto che non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. In secondo luogo, in tempi celeri, partiranno i lavori che si articoleranno in due distinti interventi a monte e a valle della frana».
A valle si faranno lo svaso e la pulitura dell’alveo del torrente Ogliolo, nella zona del “Tucit”, dove si è depositato parecchio materiale fra sassi, piante e fango. A monte, invece, si dovrà effettuare il consolidamento del versante e mettere in sicurezza la zona. «Vorremmo - prosegue il sindaco - partire subito con le operazioni. Per spiegare con parole semplici saranno disposte delle reti con un piede e ripristinati il piano pista e la parte a valle». La frana di mercoledì sera, infatti, ha portato via una parte del collegamento sciistico fra Palabione e Baradello che va ricostruito. La prossima primavera ci sarà una seconda fase in cui sarà completato il consolidamento e verrà legato il piede della frana. «Non so ancora definire i costi, ma sarà la Regione Lombardia a farsene carico con un pronto intervento», chiude il sindaco.
E proprio ieri sera il presidente della Regione Attilio Fontana ha annunciato di aver chiesto al Governo lo “stato di emergenza” per i danni da maltempo registrati negli ultimi giorni sul territorio lombardo. «Da un primo monitoraggio - ha detto - i danni causati dal maltempo ammontano in Lombardia a circa 40 milioni di euro». Da qui la richiesta di intervento dello Stato per destinare i fondi alle province colpite.
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