Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 05 Dicembre 2018
Largo agli ulivi, via al maxi progetto
Parte a Sernio la riconversione dell’area a 800 metri d’altezza sopra il paese lungo il Sentiero del Sole. L’opera rientra nei 2,6 milioni di euro stanziati da Comunità Montana, Fondazione Cariplo e Regione per 12 recuperi.
È il Comune di Sernio ad aver dato inizio al maxi progetto “Conservazione e valorizzazione del paesaggio culturale della media Valtellina” del costo totale di 2 milioni 650mila euro finanziato dai dodici Comuni del mandamento di Tirano per 450mila euro, dalla Cm per 400mila euro, da Fondazione Cariplo per 900mila euro e dalla Regione per altri 900mila euro. Il progetto consiste nel recupero e nella valorizzazione di 12 luoghi dislocati sui percorsi lenti del mandamento (Sentiero del sole, Sentiero dei castelli, Zapei d’Abriga).
Nel caso di Sernio sono partiti i lavori di recupero di un piccolo villaggio di baitei in parte crollati e la sistemazione dell’area intorno con la riqualificazione del bosco a 800 metri sul Sentiero del sole. Più in basso è iniziato il recupero degli imponenti terrazzamenti delle vigne Homodei con la pulizia di tutta l’area che porterà alla piantumazione di 400 ulivi, più in basso ancora il recupero delle vigne basse con piantumazione di erbe officinali tali da garantire la sostenibilità dell’area. La modalità di gestione sarà l’associazione fondiaria; i terreni sono privati e sono stati ceduti in gestione per un periodo di vent’anni. Ad aver dato l’annuncio, in occasione del convegno sul paesaggio che la Cm ha organizzato insieme a Fondazione Cariplo, il vicepresidente dell’ente mandamentale e vicesindaco di Sernio Severino Bongiolatti.
«È una soddisfazione immensa, un sogno concretizzato in pochissimo tempo - ha detto -. Dopo solo due anni dall’idea sono iniziati i lavori di recupero dell’area del Pergul. Un ringraziamento in primo luogo a tutti i proprietari che hanno messo a disposizione i loro terreni, alla Fondazione Cariplo per la sensibilità che mostra verso il nostro territorio e a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del progetto».
«Il concetto, che sta alla base del progetto di Sernio e quelli degli altri Comuni del mandamento, è quello della replicabilità nel tempo e nello spazio. Intendo dire che ora stiamo pulendo più di un ettaro, ma se l’operazione funziona potremmo ripeterla. Consideriamo che l’area coperta da bosco a Sernio è di 70 ettari. Abbiamo fatto un piano economico ventennale, dal quale emerge che il progetto può autosostenersi con il risultato di far lavorare persone, tenere a posto il versante e lontano il bosco dal paese».
Una logica applicata ai dodici progetti del Tiranese, che in due anni dovranno essere completati. C’è anche un tredicesimo progetto, se così può essere chiamato, che vede la Cm stretta in convenzione con l’istituto Pinchetti, i cui studenti lavoreranno su tre filoni: approfondimenti dei temi del paesaggio culturale, redazione di una guida e realizzazione di un’App.
L’ente montano ha siglato una convenzione anche con l’Università degli Studi di Milano, che attraverso il professore Luca Bonardi, farà un’indagine sulla popolazione per misurarne la consapevolezza rispetto ai temi del paesaggio culturale in tre step: prima degli interventi, durante i lavori e come valutazione finale del risultato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA