Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 21 Dicembre 2015
Ladri entrano in azione anche sulle piste: spariscono 15 paia di sci
Ben 15 le denunce in pochi mesi. Diversi autori denunciati grazie alla videosorveglianza. «Non lasciate mai l’attrezzatura incustodita».
Il coso più singolare è stato certamente quello dell’autista di un pullman proveniente dalla Germania che dopo aver scaricato sul piazzale degli impianti di risalita di Bormio la comitiva di sciatori, si è appoggiato ad una rastrelliera e quando si è sentito sicuro di non destare sospetti, ha prelevato il paio di sci e se ne è’ andato con fare indifferente.
Scattata la denuncia, gli agenti della Questura di Sondrio in servizio nella ski area, non ci hanno messo molto a rintracciare il responsabile, anche perchè l’uomo non si è accorto della presenza di una telecamera sul piazzale della funivia.
«Quando abbiamo bussato alla sua camera d’albergo - racconta il dirigente della Volante Matteo Berna Nasca - non ha potuto far altro che ammettere il furto».
Sono una quindicina i “colpi” messi a segno nelle stazioni presidiate dalla Polizia di stato - ma di certo sono molti di più i furti di sci avvenuti la scorsa stagione.Diversi turisti, infatti, nemmeno denunciano la sparizione della loro costosa attrezzatura, convinti di non riuscire più a recuperarla. «Per questo non ci stancheremo mai di dire agli sciatori - aggiunte Berna Nasca - di non lasciare mai incustoditi sci soprattutto alla partenza degli impianti di risalita o durante la pausa pranzo». L’attività della Polizia di Stato non si limita a recepire denunce anche in quota nelle stazioni di Aprica, Bormio, Livigno, Madesimo, ma è di fondamentale importanza quando si parla di incidenti in pista, ad esempio: sia per i soccorsi agli sciatori che si sono sentiti male o si sono scontrati tra loro oppure che sono finiti contro un ostacolo (1872 quelli effettuati durante l’inverno 2014-2015, 45 dei quali con l’ausilio dell’elicottero), sia per le sanzioni amministrative comminate in pista sulla base di leggi regionali e nazionali. In questo caso parliamo di 113 violazioni accertate che vanno dal mancato uso del casco o della segnaletica presente.
«Il nostro intervento in quota è a tutti gli effetti quello di una Volante che - precisa il dirigente - si coordina nei servizi di prevenzione e repressione, ma soprattutto di soccorso. A chi frequenta la montagna chiediamo di essere prudenti, cauti e sempre molto ben equipaggiati. Spesso salvare la vita è una questione di minuti...In caso di valanga, ad esempio, avere con sè l’apparecchio Arva e una pala, può significare salvare la pelle».
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