Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 26 Dicembre 2015
La solidarietà arriva in Iraq. Con un pacco di vestiti e palloni
Domenica scorsa, ad Erbil, è approdato un grosso e pesante cartone che è stato recapitato al campo Ashti128. All’interno abbigliamento sportivo, scarpe da calcio, palloni e altro, il tutto destinato ai bimbi dei campi.
Le belle storie di Natale esistono e, a volte, sono realtà. Proprio come quella raccontata da Ruggero Guanella di Bormio che è appena rientrato da Erbil, in Iraq. Qui sono stati creati diversi campi di accoglienza protagonisti di un regalo di Natale davvero speciale. Merito di Bormio e di alcuni suoi cittadini generosi e solidali. Guanella ci ha scritto da Erbil, capitale della regione autonoma del Kurdistan, a circa 40 km dal fronte più vicino dello stato islamico, in loco noto come Da’Ash.
«La città è tranquilla – ha raccontato – i rumori della guerra lontani...tranne continui voli notturni. Si respira un’aria tranquilla, per quanto possa esserlo. Il Kurdistan iracheno è una regione con circa 5 milioni di abitanti; dall’inizio del conflitto, e in particolar modo dopo il 7 agosto del 2014 quando l’ Isis ha rotto il fronte sul Tigri, invadendo la piana di Ninive, gli abitanti sono diventati 6 milioni e mezzo, un milione e mezzo dei quali “displaced”, cioè profughi. Gente che è scappata a piedi da Qraraqosh, Bertella, Mosul, moltissimi a piedi, per decine di chilometri nella notte. E molti provenienti dalla martoriata Siria».
Questo il contesto di guerra e di difficoltà, sia dal punto di vista sociale che climatico, oltre che sanitario, dove sono stati creati diversi campi di accoglienza. Quello gestito da padre Jalal e fratel Basim, rogazionisti, cittadini italiani di origini locali, si chiama “Ashti 128” ovvero “Pace128”, e ospita 1.200 persone. Padre Jalal da un anno e mezzo vigila sul campo insieme a Basim, occupandosi di tutto, cercando di dare dignità ad una popolazione a cui è stato tolto tutto. Molti i bormini che quest’estate hanno avuto la possibilità di conoscerlo dal momento che è stato costretto ad andare “in ferie” dai superiori. L’amico Guanella l’ha portato a Bormio «In paese – racconta - lo hanno conosciuto in molti e a tanti ha cercato di spiegare la situazione in cui vive ed opera».
Don Giuseppe Negri, a quel tempo arciprete nella parrocchia di Bormio, ha promosso un’importante raccolta fondi da destinare al campo (quasi 12.000 euro) così come don Andrea Caelli ha fatto in Valfurva. Domenica scorsa, ad Erbil, è approdato un grosso e pesante cartone che è stato recapitato al campo Ashti128. All’interno abbigliamento sportivo, scarpe da calcio, palloni e altro, il tutto destinato ai bimbi dei campi. Merito di Flavio Dei Cas e Consuelo “Connie” De Mori, titolari del negozio Rino sport di Bormio. Da parte di Guanella un grazie sincero a tutti unitamente agli eloquenti sorrisi dei bambini nei confronti di quelle persone che hanno capito che, almeno a Natale, rinunciare a qualcosa per qualcuno che ha davvero bisogno non solo non impoverisce, ma arricchisce in modo permanente.
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