La scuola ha riaperto come laboratorio. Grazie a “Sbrighes!”

Ieri tre classi dell’indirizzo Pia del Pinchetti hanno visitato la nuova struttura a loro dedicata. Sarà una ottima sede per l’alternanza scuola-lavoro

MAZZO

Per sette interminabili anni la scuola elementare di Mazzo, che era appena stata rinnovata, è rimasta chiusa. Un cruccio per la popolazione e per l’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Saligari, che aveva messo la riqualificazione della scuola come uno dei principali obiettivi del mandato. Una questione che sembrava però infinita con le varie soluzioni proposte che poi si nebulizzavano al momento diventare concrete. Ma ora il brutto anatroccolo è diventato cigno. Una struttura che assomigliava a un volto corrucciato, con quelle tende sempre abbassate, ha ritrovato il sorriso diventando un laboratorio tecnico all’avanguardia, un polo tecnologico preziosissimo per l’istituto Pinchetti di Tirano, che ha stretto una collaborazione col centro.
Il merito è dei giovani componenti di “Sbrighes!”, il progetto di Fondazione Cariplo e Welfare in Azione promosso dalla cooperativa sociale Ippogrifo, Comunità montana di Tirano, Comune di Tirano e cooperative Ardesia, San Michele e Intrecci, che hanno riaperto la scuola, trovandole un utilizzo con una facilità come se la soluzione del problema fosse l’uovo di Colombo. Open day ieri preceduto nella mattinata dalla visita di tre classi del Pia del Pinchetti, gli ebanisti del futuro, e i geometri del domani, che hanno potuto apprezzare concretamente le proposte tecnologicamente avanzate del centro che vanno ad inserirsi perfettamente con quello che invece la scuola superiore non ha. «Una perfetta integrazione scuola e territorio che garantisce quell’alternanza scuola-lavoro che la scuola cerca - afferma il docente Simon Pietro Angelone - Una struttura veramente all’avanguardia nella quale i nostri studenti potranno fare grande esperienza. Per i futuri falegnami negli stage qui a Mazzo ad esempio ci sarà la possibilità di lavorare direttamente sulle commesse del cliente aumentando così la responsabilità».
Una tecnologia diversa rispetto a quella presente a scuola grazie alla presenza di una stampante in 3D. «I nostri ragazzi di quinta hanno già espresso l’intenzione di realizzare una tesina per la maturità, incentrandola su queste innovazioni presenti nella scuola di Mazzo», spiega il professore Adriano Patroni. «Una scuola aperta a tutti» spiegano i responsabili di “Sbrighes!” che gongolano per il positivo impatto che sta avendo la loro iniziativa nel rivalutare una struttura abbandonata e nell’offrire possibilità nuove.
«C’è spazio per tutti dagli studenti ai pensionati, a chi è senza lavoro. Poi ci sono esempi straordinari come quello del falegname grosino Gianni Zanardini, che gratuitamente ha portato a scuola la sua costosa apparecchiatura laser per il taglio del legno, insegnando ai ragazzi come funziona». E cosa dire del laboratorio di rigenerazione del legno nel quale da materiale riciclato ci si ingegna con inventiva a creare. A Mazzo il Pinchetti ha trovato quel polo tecnologico che cercava. Una collaborazione con “Sbrighes!” che può fare scuola, essere da esempio agli altri istituti.

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