Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 04 Giugno 2016
La Procura torna all’attacco
«Pena dell’ergastolo per Casula»
Depositato il ricorso alla Cassazione per il delitto di Grosotto.
Lo aveva annunciato subito ed è stata di parola: la Procura ha depositato il ricorso in Cassazione sulla sentenza di primo grado in base alla quale Emanuele Casula è stato condannato a 20 anni di reclusione per l’omicidio di Veronica Balsamo e per il grave ferimento di Gianmario Lucchini. Una pena troppo leggera per l’accusa che alla suprema corte chiede l’ergastolo.
La sentenza di primo grado, emessa con rito abbreviato dal giudice Fabio Giorgi, è del 28 gennaio. Nelle sessanta pagine scritte a corredo del dispositivo di condanna, vengono analizzati meticolosamente non soltanto la personalità dell’imputato, ma anche i fatti accaduti a Grosotto quella sera del 23 agosto 2014.
Secondo il magistrato, il ragazzo, che all’epoca aveva 20 anni, quattro meno di Veronica, non sarebbe entrato nella casa dell’aiuto sagrestano Gianmario Lucchini con l’intento di eliminare un testimone che poteva averlo visto con la ragazza, come invece si era ipotizzato in fase di indagine.
In realtà, secondo il giudice, Emanuele era arrivato alla casa dell’uomo, che aveva 33 anni, forse spinto soltanto da un confuso bisogno di aiuto.
Cosa poi sia successo e abbia scatenato ancora la furia del giovane non sarebbe molto chiaro. Le motivazioni non convincono i sostituti procuratori Elvira Antonelli e Giacomo Puricelli, che contestano anche il fatto che all’imputato sia stato riconosciuto un atteggiamento di collaborazione con gli inquirenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA