Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 26 Gennaio 2017
La gara ai fornelli premia La Tresenda
E promuove la Valle
L’agriturismo di Livigno si è imposto a “4 Ristoranti”, su Sky, grazie ai voti dello chef Borghese. «Metà del premio sarà devoluto in beneficenza».
Colpo di scena finale: grazie al giudizio insindacabile dello chef Alessandro Borghese l’agriturismo “La Tresenda” di Livigno ha ribaltato la classifica e ha vinto con un punticino di vantaggio - 102 contro i 101- sull’Enoteca ristorante “Guanella” di Bormio, secondo classificato, la puntata, andata in onda martedì sera, dedicata alla Valtellina e alla “cucina di bosco” del programma di Sky Uno che mette in competizione quattro ristoranti di una stessa area geografica. Terza piazza per la “Baita dei Pini” di Bormio, con 98 punti, e giù dal podio il ristorante “Camino” di Livigno con 94 punti.Gli stessi ristoratori avevano dovuto giudicarsi a vicenda assaggiando le pietanze e dovendo valutare servizio, location e prezzo.
La classifica dei ristoratori aveva premiato l’enoteca Guanella di Bormio con 76 punti davanti alla Baita dei Pini (71), terzi ed appaiati a 69 i due locali livignaschi. Le telecamere oltre a prelibatezze hanno mostrato per la verità anche qualche “scivolone” del servizio: dal bicchiere sporco messo in tavola alla Baita dei Pini, al bicchiere sbeccato e il pelo (una ciglia?) finito in un piatto a La Tresenda, alla “svista” dei gamberetti messi in frigorifero vicino alle uova all’Enoteca Guanella.
Il bosco ed suoi prodotti erano il tema della puntata. In tavola, però, un po’ poca Valtellina: nessun prodotto tipico, ma protagonisti selvaggina e funghi come avrebbe potuto essere in qualsiasi altra località montana.
Al termine della trasmissione il pullmino, con i vetri oscurati e a bordo i quattro concorrenti che non sapevano dove erano diretti, ha aperto le porte davanti al ristorante vincitore. E qui Barbara Losi ha trovato lo staff, il marito Giampaolo Giacomelli e l’inossidabile suocera Domenica Mottini ad applaudirla. L’agriturismo “La Tresenda” si è aggiudicato un assegno di 5mila euro da investire nel locale, ma la proprietaria ha subito sottolineato: «Metà della somma sarà data i beneficenza per le iniziative di Lungo Livigno (il gruppo della famiglia Giacomelli di cui fa parte la struttura)».
Poi un’altra precisazione, anche alla luce di qualche critica piovuta sui social: «Voglio dire che amo gli animali e di solito li lasciamo liberi nei paddock; solo per esigenze televisive erano legati con la longhina».
Tornando alla sfida, rispettando il format del programma i ristoratori devono trovare il difetti nei locali degli altri concorrenti senza troppa diplomazia. «Una bella esperienza - racconta la Losi -. Io sono apparsa un po’ critica nei confronti degli altri ristoratori, ma è perché ci sono stati dei tagli televisivi. Hanno mandato in onda immagini splendide della nostra vallata». C’è stata anche una sfida fra vecchi compagni di liceo, il Leibnitz di Bormio, fra Nicola Dei Cas e la titolare dell’enoteca ristorante Guanella, Cristina Guanella. Nicola ha definito «ospedaliera» la location del ristorante di via Roma, mentre la Gurini non ha avuto pietà per i bicchieri della Baita dei Pini.
Il più buono davanti alle telecamere è apparso il titolare del Camino di Livigno, Luca Galli «Era una gara fra ristoratori e non fra cuochi e quindi sono stato soft nei miei giudizi sui piatti - sottolinea il livignasco -. Fosse stata una sfida fra cuochi il mio comportamento sarebbe stato diverso: in ogni piatto un cuoco riesce a trovare un difetto». Il Camino è stato bocciato per la location e Galli ammette le lacune: «Come cuoco mi sono concentrato molto sulla cucina e sul resto della struttura, essendo anche in affitto, non è facile intervenire. Voglio però sottolineare che fra noi partecipanti c’erano buoni rapporti: è stato il format del programma a mettere in risalto le critiche fra di noi».
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