Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 28 Giugno 2019
La frana si muove, ma fa meno paura
Palazzetto di Sant’Antonio gremito ieri sera per la seconda assemblea pubblica dedicata al Ruinon. Sertori: «Ben lontani da un possibile effetto diga con necessità di evacuazione. E risolveremo il problema».
Un palazzetto dello sport gremito ieri sera a Sant’Antonio Valfurva per la seconda assemblea pubblica sulla frana del Ruinon. Cittadini, amministratori e tecnici si sono ritrovati prima alle 18 al polifunzionale di Santa Caterina Valfurva e successivamente alle 21 a sant’Antonio con un cambio di location - dall’auditorium delle scuole all’attiguo palazzetto dello sport – proprio per favorire la partecipazione di tutti.
La cittadinanza ha risposto in massa, perché stavolta la preoccupazione è maggiore rispetto al passato e tutti volevano conoscere nel dettaglio il futuro del paese e della valle. La frana si muove, ma è diminuita. Questo, in sintesi, quanto emerso durante l’incontro di ieri sera. Nessuno scenario previsto con effetto diga oppure con evacuazione di persone, neanche se la frana dovesse cadere a valle. Un’assemblea, quella di ieri, ricca di dati, immagini e con una preoccupazione sul finale abbastanza stemperata.
Presenti all’appuntamento l’amministrazione comunale al gran completo, con in testa il sindaco Angelo Cacciotto, il presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, l’assessore regionale agli enti locali, montagna e piccoli comuni Massimo Sertori, tutti i sindaci del mandamento, seduti anche per terra con e tra la gente, parte delle giunte del comprensorio e dei rappresentanti della Comunità montana Alta Valtellina, tecnici e dirigenti di Arpa.
Tutti uniti per testimoniare la vicinanza alla popolazione e la certezza che sinora si è fatto ma c’è ancora molto da fare. «L’amministrazione comunale – ha spiegato il vicesindaco Luca Bellotti – ha tenuto molto a queste assemblee per rispondere anche alle voci allarmistiche che si sono rincorse in questi giorni. Chiedo anche a tutti un po’ di comprensione, diamoci tutti una mano e speriamo che lunedì si possa tornare parzialmente alla normalità». Da parte del primo cittadino Angelo Cacciotto innanzitutto un grazie ai colleghi amministratori, a quanti a vario titolo in questi giorni si sono prodigati per monitorare il Ruinon.
Innanzitutto, nel corso della serata, è emerso un punto chiaro: in Valfurva, a oggi, siamo molto lontani dallo scenario di una diga con sfollamento.
«Sicuramente – ha sottolineato Sertori – siamo in uno scenario più alto rispetto al passato, da quando la frana del Ruinon è stata monitorata, ma siamo ben lontani da un possibile effetto diga con necessità di evacuazione. Nella fase di scenario 2, come quella attuale, il provvedimento da attuare, previsto dal piano di Protezione civile, è lo sbarramento della strada. Siamo qui per impegnarci e per guardare anche alla soluzione definitiva del problema. Posso garantire il mio massimo impegno, come quello degli altri qui presenti, per la soluzione di un problema che da anni riguarda la Valfurva».
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