Cronaca / Tirano e Alta valle
Domenica 27 Marzo 2016
«La casa di riposo, l’opera più grande»
Il sindaco di Bormio, Giuseppe Occhi, ritiene questo l’impegno che gli ha dato più soddisfazione. Ora, dice a un mese e mezzo dalle amministrative, la sfida del prossimo mandato sarà il rilancio delle Terme.
Un bilancio importante quello dell’amministrazione comunale di Bormio guidata da Giuseppe Occhi, oramai giunta al termine del mandato. Il sindaco acconsente a stilare un primo resoconto a circa un mese e mezzo dalle elezioni.
«Siamo partiti - racconta - da una situazione difficile, senza il passaggio di consegne da un’amministrazione all’altra (il comune di Bormio era commissariato). Grazie ai funzionari abbiamo ricostruito alcune vicende amministrative e ravvisato una situazione allarmante per numerose strutture pubbliche, dal parcheggio del tennis a quello delle funivie. Non vogliamo dar colpe a nessuno, ma la sistemazione e messa a norma di alcune opere pubbliche ha comportato un rilevante impegno».
Buono, invece, il fatto che ci fosse già il piano di governo del territorio, una prima traccia poi seguita dall’attuale amministrazione. Ma il sindaco parla volentieri anche di quale sia l’iniziativa realizzata che lo renda più orgoglioso e quale quella che, purtroppo, si rammarichi di non essere riuscito a concretizzare. «La casa di riposo in entrambi i sensi - rileva -. Da un lato, è positivo che, dopo un lungo iter, siamo riusciti ad ottenere il finanziamento di 10 milioni di euro sui fondi delle aree interne e a breve vedremo il progetto esecutivo approvato. Dall’altro, mi rammarica di non vederla costruita durante il mio mandato ma la strada ora è in discesa».
Davvero travagliata la vicenda legata alla casa di riposo “Villa del Sorriso”: dapprima gli ultimatum sulla chiusura della struttura, poi l’ipotesi di acquisizione del vecchio ospedale sito in centro Bormio, partita non chiusa per colpa dei vertici Asl, di seguito la trasformazione di “Villa Sorriso” in fondazione, per poter ottenere finanziamenti pubblici e un lungo lavoro, unitamente ai vertici della Rsa, per trovare un’area dove collocare la nuova struttura, una zona che non comportasse consumo di suolo. Poi, dato l’importo dell’opera, il bando europeo con un lungo iter burocratico. «Una casa di riposo che è fisicamente a Bormio - ha tenuto a precisare il sindaco - ma è a beneficio di utenti dell’intero comprensorio. Attualmente, su 72 ospiti, solo 22 sono di Bormio. Sui fondi delle aree interne abbiamo rinunciato ad altro (l’unico comune) e puntato molto sulla casa di riposo, un’assoluta priorità, per poter tranquillamente iniziare i lavori».
Occhi ha amministrato in un periodo difficile dal punto di vista economico, con una congiuntura negativa a livello nazionale, ma anche con tanti tagli ai comuni ed altrettanti limiti imposti dallo Stato, su tutti il patto di stabilità.
Quanto hanno influito questi fattori sull’attività amministrativa? «Solo due dati per capire la portata dei tagli al nostro bilancio comunale. Nel 2014 - ha rilevato - ci sono stati tolti 2,1 milioni di euro per il fondo di solidarietà e, lo scorso anno, siamo arrivati addirittura a 2,5 milioni di euro in meno di competenze comunali. A livello nazionale sono stati penalizzati molto i comuni turistici; abbiamo anche portato avanti un’iniziativa per così dire di “protesta”, coinvolgendo l’allora prefetto, ma non abbiamo avuto riscontri».
Nonostante una difficoltosa situazione di bilancio, l’amministrazione è stata impegnata in una serie di opere «magari non sempre appariscenti - gli fa eco l’assessore Beatrice Bellotti - ma importanti per il nostro paese». Ma quale potrebbe essere la priorità della prossima amministrazione? «Sicuramente - ha dichiarato il primo cittadino - Bormio Terme: ci sono alcuni correttivi da apportare. A differenza dei nostri vicini (Merano ha stanziato 3,5 milioni di euro) qui da noi il pubblico non può intervenire. Nonostante la normativa imponga la dismissione delle quote pubbliche delle società, sia il comune di Bormio (socio di maggioranza delle Terme) che la Comunità montana hanno ritenuto di non recedere da Bormio Terme, motivando la scelta alla Corte dei conti dato l’alto valore sociale dello stabilimento e alla luce del programma di riduzione dell’indebitamento per il pareggio di bilancio. Ora attendiamo il pronunciamento della Corte dei conti».
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