Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 21 Marzo 2018
Inverno con i fiocchi Aprica soddisfatta
Sempre più sciatori
Da dicembre a fine febbraio aumento del 25%. Lieve flessione in queste settimane per il cattivo tempo. Ora l’innevamento perfetto fa ben sperare per Pasqua.
Un aumento dell’affluenza di sciatori del 25 per cento da dicembre alla fine di febbraio che, però, è sceso nel mese di marzo, per via dei week end dalle condizioni meteorologiche avverse, al 17,5 per cento. È il dato che l’amministratore delegato di Siba (la società che gestisce la ski area della Magnolta), Domenico Cioccarelli, fornisce in relazione all’andamento della stagione sciistica di Aprica nei tre comprensori di Magnolta, Palabione e Baradello e dei Campetti. Un incremento assolutamente positivo e che fa ben sperare le società degli impianti strette, come noto, da situazioni economiche difficoltose.
«Le copiose nevicate che si sono susseguite hanno contribuito a portare sciatori sulle nostre piste - conferma Cioccarelli - Da dicembre alla fine di febbraio il trend è stato positivo con una crescita esponenziale dei passaggi sugli impianti del 25 per cento. Di questo non possiamo che essere soddisfatti. Purtroppo la prima metà del mese di marzo, invece, visto il maltempo dei week end, ha fatto scendere il dato percentuale al 17,5 per cento, quindi i riflettori sono ora puntati sulla settimana pasquale. Se il tempo sarà bello, sicuramente i turisti arriveranno in montagna anche perché le piste sono immacolate».
In base alle quote neve che, giornalmente, vengono comunicate dal sito ufficiale di Aprica (www.apricaonline.com) a 2.300 metri di altezza ci sono 290 centimetri di neve naturale, a 1.700 metri ce ne sono 185, mentre le piste in paese a 1.200 metri hanno 85 centimetri di neve naturale. Gli impianti aperti sono 16 con totale di 20 piste battute e fruibili, mentre i chilometri percorribili sono 50. A questo comparto si aggiungono le due piste di sci di fondo di Trivigno (gestita dallo Sci Cai di Tirano) e di Pian di Gembro con 10 chilometri di anello.
«Mi sono confrontato più volte con gli sciatori e devo ammettere che non ho ricevuto lamentele per le condizioni delle piste - prosegue Cioccarelli - Tutti concordano sul fatto che sono tenute perfettamente, grazie ai gatti potenti di cui disponiamo e all’impegno degli impiantisti. Qualche obiezione riguarda la lentezza di alcuni impianti di risalita che sono datati. Speriamo, prima o poi, di poterla risolvere. Certamente la situazione finanziaria non è rosea».
Una speranza viene dalla legge regionale contenente le disposizioni per la promozione e lo sviluppo dei territori montani interessati da impianti di risalita. In sostanza è stata riconosciuta la funzione di “servizio pubblico locale” alle attività sciistiche (dalla costruzione e la gestione degli impianti a fune alla gestione degli impianti sciistici finalizzati allo sviluppo turistico del territorio, fino ad arrivare alle infrastrutture e alla loro gestione).
«Se le società potranno essere sostenute con finanziamenti, ciò servirà per rilanciare il settore ed evitare il rischio chiusura», afferma Cioccarelli.
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