
Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 17 Aprile 2025
Inaugurato il Giardino del tempo a Bormio
Grazie a un intervento di valorizzazione portato avanti da Braulio, Comune e il Parco Nazionale dello Stelvio, il luogo diventa uno spazio polifunzionale anche in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026
Bormio
Inaugurazione ufficiale, a Bormio, per il “Giardino del Tempo”, un luogo di incontro aperto alla comunità, nel cuore del paese, realizzato grazie ad un intervento di valorizzazione portato avanti da Braulio, l’azienda produttrice del famosissimo amaro, comune di Bormio e parco nazionale dello Stelvio.
Lo storico giardino del museo civico di Bormio è diventato uno spazio polifunzionale da poter utilizzare anche in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026. Frutto di un impegno congiunto tra pubblico e privato, il giardino del tempo si snoda attraverso diverse aree strettamente connesse tra loro: installazioni artistiche, un palco per incontri e attività aperte alla comunità, sedute e tavoli per il relax e la sosta all’ombra dei grandi alberi secolari. All’interno del giardino è nato inoltre uno spazio botanico, realizzato e curato dal parco nazionale dello Stelvio, che custodisce diverse colorazioni e profumi propri delle specie officinali presenti nella cultura locale, in parte utilizzate anche nella preparazione dell’amaro Braulio, e una selezione di specie erbacee e arbustive del territorio.
«Nell’anno del 150esimo anniversario di Braulio, la valorizzazione del giardino del museo civico di Bormio diventa una tangibile dimostrazione della profonda e autentica connessione dell’amaro delle Alpi con la comunità valtellinese - ha commentato Alberto Ponchio, direttore marketing Campari Group - . Una nuova pagina del viaggio di Braulio che consolida il percorso iniziato con i lavori di ampliamento e rinnovo delle cantine, divenute Casa Braulio, e il restauro di Capanna Dosdè, lo storico bivacco nel cuore della Val Viola, mantenendo un ponte armonioso tra passato, presente e futuro». «Braulio è più di un semplice amaro: - gli ha fatto eco Edoardo Peloni, custode della ricetta segreta dell’amaro– rappresenta una preziosa eccellenza locale e incarna la bellezza incontaminata della Valtellina che, con un impegno concreto e costante, continuiamo a comunicare, promuovere e salvaguardare. Grazie a una collaborazione straordinaria con il comune di Bormio e il Parco, la nascita del giardino del tempo dimostra il profondo legame tra Braulio e le sue radici».
A fare gli onori di casa ed a ringraziare i partner del progetto il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi: « Il giardino del tempo sarà uno spazio vivo, aperto come sempre alla cittadinanza e arricchito da nuove esperienze, proiettato verso le Olimpiadi, ma anche un luogo da percepire intimamente, immerso in un contesto paesaggistico di rara bellezza: il biglietto da visita di Bormio che riassume in sé le sue peculiarità». Per l’assessore alla cultura di Bormio Paola Romerio Bonazzi, con il giardino del tempo «aggiungiamo un tassello fondamentale al programma per la valorizzazione del nostro patrimonio storico e artistico, in vista delle Olimpiadi e in prospettiva futura, allo scopo di ampliare e qualificare la nostra offerta turistica e per promuovere la nostra identità culturale».
«La conoscenza e la valorizzazione del parco dello Stelvio passa anche attraverso la riscoperta del significato della coesistenza, ossia della condivisione di un territorio tra uomo e specie animali e vegetali - ha spiegato Franco Claretti, direttore dell’area protetta in Lombardia -. Il giardino del tempo diventa per il Parco occasione per assaporare il concetto di coesistenza, in un contesto urbano di rara bellezza, proprio in occasione del novantesimo anno dalla sua istituzione».
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