Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 02 Agosto 2019
«In treno a Bormio è complicato. Meglio in filocarro»
Il sindaco di Tovo Giambattista Pruneri ricorda la filovia dello Stelvio realizzata da Aem: «I bus a trazione elettrica sono meno impattanti».
«Perché non collegare Tirano a Bormio con un filobus, sul modello dei filocarri che erano utilizzati da Aem fino agli anni Sessanta per il trasporto di personale e materiale a Cancano durante i lavori di costruzione delle dighe? Sarebbe sicuramente una soluzione poco impattante a livello di consumo del territorio e anche dal punto di vista economico sarebbe assolutamente sostenibile, visto il surplus di produzione di energia che abbiamo in provincia e data la presenza sul nostro territorio di importanti produttori come A2A e altre aziende che potrebbero finanziare l’opera con i Comuni».
È questa la proposta che fa il sindaco di Tovo, Giambattista Pruneri, per snellire il collegamento fra Tirano e l’Alta Valle in vista dell’appuntamento olimpionico del febbraio del 2026. Pruneri motiva la propria proposta: «Si parla e si propone il collegamento ferroviario fra Tirano e Bormio, ma con i tempi della burocrazia italiana ci vorranno almeno trent’anni per poterla realizzare, per quanto riguarda invece il percorso dei filobus alimentati a corrente elettrica basta davvero poco tempo. In un tempo nel quale si parla molto di razionalizzazione elettrica con dismissione di linee e di cavi aerei, questa formula sarebbe davvero sostenibile anche dal punto di vista ambientale. Visto che la tangenziale di Tirano toglierà il traffico dal centro del paese, come già la statale 38 fa nei restanti comuni per giungere a Bormio, il filobus attraversando i centri urbani nel loro cuore proprio come facevano i filocarri fino agli anni ‘60 andrebbe a rivitalizzarli, ricoprendo anche una valenza turistica, facendo apprezzare borghi che invece ora sono bypassati dalla statale e che invece hanno tanto da mostrare dal punto di vista dell’offerta turistica. Il filobus oltre a collegare Tirano con Bormio avrebbe anche la grande valenza di valorizzare i paesini che stanno nel mezzo».
Il filocarro è un raro filoveicolo a trazione elettrica per il trasporto di merci e delle persone addette all’uso, provvisto di ruote gommate e di due aste di captazione in grado di alimentarsi, per contatto, a una doppia linea aerea di cavi a corrente continua detta bifilare.
Un totale di 20 camion sono stati utilizzati per il trasporto di cemento, sabbia e attrezzature per la costruzione delle dighe San Giacomo e Cancano II realizzate in Alta Valtellina per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica della città di Milano.
Sedici camion erano a tre assi e uno a quattro assi, due trattori per trainare carichi pesanti e due veri e propri filobus per il trasporto del personale, tutti operavano a 650 volt in corrente continua tratta dalle linee elettriche aeree (bifilari). La lunghezza totale delle linee di questa filovia dello Stelvio era di circa 80 chilometri.
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