
Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 24 Gennaio 2018
In attesa dei lavori le proteste restano
«Troppe buche»
L’Anas ha assicuratogli interventi tampone sui punti più rovinati, ma la situazione resta critica.
Cinque chilometri di passione sulla statale 38 fra i Comuni di Sernio e Mazzo col fondo accidentato, l’asfalto avvallato.
Nonostante le rassicurazioni giunte nei giorni scorsi dall’Anas su un rapido intervento di messa in sicurezza del tracciato, passare su questo tratto assomiglia a entrare in un campo minato per i conducenti che se fortunatamente non hanno ancora perso il controllo dei mezzi, hanno però smarrito la pazienza.
«Questa strada è un colabrodo - afferma un professionista dell’Alta Valle che ogni giorno si reca nel Tiranese -. Bisogna fare attenzione alle buche sulle due corsie e come accaduto in passato il rischio è quello che due automobilisti siano talmente concentrati nell’evitare la buca di non accorgersi di scontrarsi frontalmente. I cartelli che segnalano il fondo disastrato se, da un lato, mettono sull’attenti noi conducenti, dall’altro, non devono sgravare la coscienza di chi deve provvedere alla sistemazione. Chi non sistema deve ritenersi colpevole di eventuali sinistri». Nelle buche entra il piede tanto per indicare la profondità. Dal ponte di Mazzo a Valchiosa è praticamente senza sosta la serie di rattoppi di asfalto che non hanno resistito al gelo e ora hanno creato buche. «Spiace dirlo, ma in Svizzera non accade nulla di ciò, ma quando si asfalta una strada lo si fa con criterio e si scava a fondo non limitandosi a uno strato minimo come qui da noi».
Intanto, che l’automobilista parla, le auto transitano zigzagando per evitare le buche. Uno slalom degno delle migliori piste da sci che attendono i turisti in Alta Valle. Raggiungere le stazioni sciistiche passando per a questi famigerati cinque chilometri non dà l’immagine di una realtà curata. La statale così ridotta non è un bel biglietto da visita per il turismo una statale in simili condizioni.
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