Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 18 Aprile 2016
Il ricordo degli eroi morti per la libertà
Grosio, celebrato l’anniversario della Liberazione: settantuno anni fa morivano i partigiani Valmadre e Pini
Nel giorno dell’anniversario di quel tragico 18 aprile del 1945 nel quale i partigiani grosini Emilio Valmadre e Guglielmo Pini furono trucidati Grosio e ad altri comuni dell’alta valle (Grosotto, Mazzo Sondalo, Mazzo e Bormio) hanno ricordato l’anniversario della Liberazione, 71 anni dopo.
«Dobbiamo quasi scusarci con i nostri eroi, perché probabilmente non gli abbiamo mai dato il giusto tributo ed encomio come invece recitano gli attestati giunti dal Ministero che custodiamo in municipio - ha detto nel discorso ufficiale in piazza del municipio il primo cittadino di Grosio, Antonio Pruneri -. Il caso ha voluto che la ricorrenza di quest’anno cada proprio nel giorno della loro morte, come grosini siamo fieri della loro memoria». La lunga mattina di omaggio con la deposizione di corone di alloro era iniziata davanti al monumento dei caduti di Grosotto. Nel piazzale di A2A a Grosio, il luogo dove perse la vita Guglielmo Pini, c’erano i gonfaloni dei Comuni di Grosio, Grosotto, Sondalo e Bormio con i sindaci in fascia tricolore: Antonio Pruneri (Grosio), Guido Patelli (Grosotto), Franco Saligari (Mazzo), Luigi Grassi (Sondalo). Al loro fianco i tricolori delle varie associazioni di reduci. Il corpo musicale “I Fiati” di Grosio diretto dal maestro Bruno Fighera ha dapprima suonato l’inno di Mameli e poi “Bella Ciao”. Nutrito il gruppo di partigiani col neo eletto presidente provinciale Egidio Melé. A nome di tutti ha parlato il più giovane vice presidente provinciale dell’Anpi, Giovanni Curti: «Non dobbiamo dimenticare che se abbiamo raggiunto certi livelli di democrazie è grazie a coloro che hanno dato la vita. E vedo un legame fra la Resistenza e l’esodo dei profughi che in mare perdono la vita in cerca di un destino migliore, un po’ come fecero i nostri eroi».
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