Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 22 Aprile 2019
Il ciclismo e Aprica binomio perfetto
Anche senza il Giro eventi e campioni
Il Comune ha favorito quest’anno un calendario più compatto di iniziative. Giovedì se ne è parlato all’incontro con gli organizzatori e il ct della nazionale Davide Cassani.
Quest’anno il Giro d’Italia scala il Mortirolo il 28 maggio ma la tappa non si conclude ad Aprica. Ai piedi di Magnolta e Palabione la maglia rosa non sarà indossata da nessun campione, leader della classifica generale della corsa a tappe. Invece la indosserà il sindaco di Aprica, Dario Corvi. Il primo cittadino l’ha ricevuta dal commissario tecnico della Nazionale italiana di ciclismo, Davide Cassani, nel corso del convegno svoltosi in paese sul rapporto di Aprica con ciclismo. Una maglia rosa meritata per tutto quello che i brigotti stanno facendo per la specialità. Un mese dopo il passaggio della carovana rosa, la gran fondo Gavia Mortirolo del patron Vittorio Mevio il 23 giugno, abbinata quest’anno al nome di un campione del passato come Damiano Cunego, taglierà il traguardo della quattordicesima edizione. Il giorno prima ad Aprica si concluderà la prima edizione del bike summer camp, una settimana di scuola di ciclismo in compagnia del gruppo sportivo Giovani Giussanesi nella quale i giovanissimi partecipanti non solo si cimenteranno con la bici da corsa o la mountain bike, ma scopriranno il territorio con escursioni a piedi e la visita al centro ecofaunistico.
L’estate ciclistica si concluderà con la gran fondo di Vincenzo Nibali il 7 e 8 settembre, in cui lo “Squalo” dapprima incontrerà i suoi tifosi e poi pedalerà anche lui tra Mortirolo e Santa Cristina. «Prima avevamo molti eventi di gran livello legati al ciclismo, ma sporadici - afferma il sindaco Corvi -, ora abbiamo cercato di raggrupparli investendo parecchio anche sulle strutture e a breve sarà siglato l’accordo per la realizzazione della pista ciclabile con la Valcamonica. Crediamo veramente nel ciclismo come strumento di sviluppo del turismo».
L’ospitalità di Aprica, la capacità di organizzare eventi di livello è stata sottolineata da Cassani, che si è poi soffermato sul Mortirolo e sulla tappa del prossimo Giro: «Sport vuole dire turismo e qui l’hanno capito -. Conosco la durezza del Mortirolo, l’ho vista quando dovevo effettuare le ricognizioni televisive, ne percorrevo solo la metà. Dal punto di vista tecnico avere il traguardo all’Aprica come tante volte in passato o a Ponte di Legno non cambia nulla sulla tappa. È una di quelle decisive e gli scalatori cercheranno di recuperare il tempo perso a cronometro rispetto agli specialisti». Secondo le ultime indiscrezioni questa edizione della corsa rosa potrebbe vedere la partecipazione di due valtellinesi: il veterano di Talamona Francesco Gavazzi e il malenco Nicola Bagioli. E a proposito della corsa rosa, un guru storico dell’organizzazione come Giuseppe Figini ha ricordato la figura di Giancarlo Gozzi, recentemente scomparso: «Fu lui nel ‘77 il primo parlare della salita del Mortirolo a Torriani nella redazione della “Gazzetta dello Sport”, poi si dovette aspettare qualche anno per poter effettuare la tappa perché la strada non era ancora pronta. Ora il referente per le tappe della Valtellina è Gigi Negri, al quale è impossibile dire no per la bravura con la quale si propone».
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