Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 21 Luglio 2017
Il caschetto giallo per onorare i 7 operai morti
Il presidente Anmil lo ha donato a Mattarella presentando il progetto di prevenzione sul lavoro
Quella provocata dalla frana staccatasi in Val Pola la mattina del 28 luglio 1987, oltre ad aver seppellito l’intero paese di Sant’Antonio Morignone e spazzato via l’abitato di Aquilone provocando numerose vittime fra la popolazione, è stata pure la più grande tragedia sul lavoro nella storia della nostra provincia. Quei sette operai che persero la vita mentre stavano liberando il paese dalla macerie che erano state provocate dall’alluvione di una decina di giorni prima. Proprio per rendere onore alla memoria di quelle vittime del lavoro, nell’ambito della cerimonia di commemorazione dei 30 anni della tragedia il presidente provinciale dell’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) Emilio Giacomelli ha consegnato al capo dello Stato il “caschetto giallo” simbolo e segno distintivo del progetto “Lavorare in sicurezza, una sfida possibile”.
«Un progetto che da diversi anni vede impegnata la stessa Anmil e Confartigianato Imprese Sondrio in diversi istituti scolastici provinciali con lo scopo di accrescere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. In questi anni - ha spiegato Giacomelli - i soci volontari dell’Anmil di Sondrio unitamente a un gruppo di artigiani coordinati da Confartigianato Imprese Sondrio hanno preso parte a numerosi incontri con i giovani studenti cercando di far comprendere loro il valore della sicurezza nel lavoro e nella vita di tutti i giorni».
Il presidente Sergio Mattarella, interessato e attento alle parole di Giacomelli, ha espresso il proprio apprezzamento per l’impegno e per il coinvolgimento dei giovani.
«Un ringraziamento particolare va a ProValtellina onlus, al Bim e alle Comunità montane Alta Valtellina di Bormio, di Tirano e di Chiavenna e ultimo, ma non per importanza, al Comune di Grosio, da sempre sensibili ai nostri progetti- afferma Giacomelli-. grazie a loro tutto questo è stato possibile». «Un grazie alla Provincia di Sondrio e alla Regione Lombardia - sottolinea - per il patrocinio legato al concorso “La sicurezza diventa un premio” grazie alla “rete” creata tra associazioni, enti pubblici, aziende private e alla scuola, che condividendo con noi l’intento non meramente economico dell’iniziativa, ma bensì il suo valore “morale”, siamo riusciti a raggiungere un risultato che non ha eguali in Italia. Il presidente della Repubblica ha reso merito al nostro impegno, accettando e ritirando il caschetto come simbolo della sicurezza sul lavoro».
Giacomelli, presidente dell’Anmil provinciale dal 2008 e al suo secondo mandato, guarda al futuro. «Vista la bontà dei risultati raggiunti, stiamo preparando la prosecuzione dello stesso progetto, ci auguriamo che tutti gli enti confermino la loro “condivisione” e che altri decidano di unirsi, così da permetterci di poter fornire un “servizio” al maggior numero di ragazzi».
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