Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 04 Ottobre 2017
I vent’ anni del teleriscaldamento
«Siamo un modello di operatività»
Assemblea dei soci: il presidente Tomassetti ha ripercorso la storia della Tcvvv nata nel 1997. «Legati al territorio e all’avanguardia in Italia e nel settore, vogliamo un posto “dove si decide”».
Compie vent’anni la società del teleriscaldamento, la Tcvvv spa, fondata nell’ottobre del 1997. Una ricorrenza che, sabato mattina, è stata ricordata durante l’assemblea dei soci (dalla quale uscirà il nuovo consiglio di amministrazione) e che è servita per tracciare il bilancio non solo dell’ultimo anno, ma anche degli ultimi venti.
«La prima parte del triennio – ha sottolineato nella sua relazione il presidente, Giuseppe Tomassetti - ha visto la Tcvvv in difficoltà, ma questa fase è ormai superata. Il risultato di questa stagione è positivo per circa 120mila euro. Sono stati allacciati altri clienti anche estivi e si è migliorata con un essiccatore la gestione del cippato. L’insieme degli interventi gestionali ha permesso di compensare anche l’avvenuta conclusione di gran parte degli incentivi statali. È stata ridotta anche l’esposizione finanziaria: i debiti sono scesi dai 18,5 milioni di euro del 2014 ai 14,2 milioni di euro di oggi, il totale dei mutui a medio-lungo termine, 8 milioni, è ormai congruente con il patrimonio netto della società pari a circa 7,5 milioni di euro. Nel corso della prossima stagione sarà completato il pagamento di più del 50 per cento delle attrezzature utilizzate in leasing».
Un bilancio economico, ma non solo per la Teleriscaldamento valtellinese che gestisce le tre centrali di Tirano, Sondalo e Santa Caterina Valfurva e rappresenta un modello di operatività industriale e di business che ha saputo diventare negli anni un punto di riferimento per tutto il settore e le istituzioni locali e nazionali di riferimento.
«La Tcvvv è una società strettamente legata al territorio – ha proseguito il presidente Tomassetti - per cui prioritarie sono le ricadute dirette e indirette sugli abitanti e sul territorio stesso. È, però, anche una società attiva su un settore innovativo e di avanguardia in Italia, per cui sono anche molto importanti le ricadute a livello nazionale di tipo politico e tecnologico. Da questo contesto deriva la necessità per la Tcvvv di ricoprire un ruolo attivo in tutte le sedi politiche ed amministrative dove si elaborano le decisioni sul settore di nostro interesse».
Relativamente alla questione dei costi, che per anni è stata all’attenzione dei consumatori e ha viste trafile giudiziarie, «in attuazione delle sentenze, i prezzi per la fornitura del calore debbono tenere conto dei costi specifici, che debbono essere coperti, così come è prevista una remunerazione del capitale investito – ha aggiunto ancora il presidente -. Di conseguenza i prezzi non possono più essere uniformi per le tre diverse reti, ma ci saranno prezzi ad hoc per i clienti di Tirano, Sondalo e Santa Caterina Valfurva. La Tcvvv non opera in condizioni di monopolio, le tariffe devono perciò mantenere un certo livello di competitività economica e prestazionale rispetto ad altre soluzioni di riscaldamento. Questo è il primo parametro da rispettare, indipendentemente dalla legittimità della variazione, infatti le nostre tariffe sono monomie, senza quota fissa e la fornitura può essere disdetta dal cliente ogni anno».
La diversa evoluzione delle tariffe per la copertura dei costi nelle tre reti è legata alla quantità di calore venduto per unità di investimento. Nella rete di Tirano, dove è possibile allacciare nuove utenze alla rete esistente, si riesce a compensare il generale calo dei consumi, dove l’espansione non è possibile manca questa compensazione.
«La scommessa industriale è stata vinta e le ricadute economiche, ambientali e di visibilità per il territorio valtellinese sono state molto consistenti». Queste le parole pronunciate, a conclusione dell’assemblea della Tcvvv, dall’amministratore delegato Walter Righini che ha presentato uno studio che ripercorre le tappe fondamentali dei primi vent’anni di vita della società.
«Il bilancio complessivo di questi primi vent’anni – ha commentato Righini - è straordinario sotto tutti i punti di vista e vorrei porre attenzione su alcuni dati: a livello ambientale abbiamo registrato il risparmio di 99 milioni di litri di gasolio, mentre le emissioni di anidride carbonica evitate sono 287mila tonnellate. A livello economico sono stati investiti 63 milioni di euro, mentre il risparmio per i clienti è stato 43 milioni di euro. Infine i benefici economici per i Comuni sono stati pari a 5,6 milioni di euro».
Non solo. Righini ha fornito, tramite slide, altri numeri esplicativi che raccontano in sintesi i vent’anni di attività. I clienti allacciati sono, infatti, 1.222 di cui 768 di Tirano, 387 di Sondalo e 67 di Santa Caterina. Il totale dei chilometri di rete realizzata è 56 di cui 33 a Tirano, 18 a Sondalo e 5 a Santa Caterina, mentre sono 830 milioni Kwh il calore venduto. Passando al cippato, altro componente verde della scommessa della Tcvvv, sono state utilizzate 738mila tonnellate di cippato per un valore di 36 milioni di euro. Il fatturato per la vendita del calore ammonta a 82 milioni di euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA