Grosio, sigilli all’area di raccolta differenziata

I carabinieri forestali hanno posto i sigilli sabato mattina all’area di raccolta differenziata di Grosio, ubicata all’ingresso sud del paese, proprio di fianco all’uscita dalla Statale 38 per raggiungere il paese.

Gli utenti che come ogni sabato mattina avevano caricato trattori e rimorchi e dalle abitazioni hanno raggiunto l’area si sono trovati in cancelli chiusi e hanno dovuto fare retromarcia: l’area è stata posta sotto sequestro e non si sa fino a quando lo resterà. I militari hanno rivelato in un’ispezione dell’area una gestione illecita dei rifiuti speciali pericolosi ed irregolarità strutturali e quindi hanno deciso la chiusura. Sul sito del Comune di Grosio c’è scritto solamente che l’area è chiusa senza specificarne il motivo. Tace il sindaco di Grosio, Gian Antonio Pini che ha preferito non commentare l’accaduto.

Un provvedimento che giunge a sorpresa visto che l’area era stata recentemente oggetto di un ’importante ristrutturazione da parte del Comune, 250 mila euro di intervento e quindi era lecito attendersi che tutto fosse stato sistemato in maniera di essere a norma. Sono stati posizionati più container rispetto al passato in maniera di permettere una maggiore capacità di raccolta all’interno dell’area, e il verde è depositato all’interno dell’area e non più fuori. « L’area sarà più funzionale rispetto ad adesso e si presenterà anche meglio rispetto all’attuale disordine: è posta all’ingresso del paese e giustamente dovrà essere decorosa non come in passato»- dichiarò il sindaco Pini lo scorso mese di novembre. Parole che sanno di beffa alla luce di quanto accaduto ora. Invece i carabinieri forestali hanno scoperto che la gestione era un po’ troppo allegra.

I militari hanno rinvenuto nello stesso container vari rifiuti pericolosi, come liquidi infiammabili e solventi o oggetti che potrebbero rilasciare sostanza pericolose, che andrebbero separati ed invece erano mischiati. Ed anche rifiuti di difficile smaltimento come i computer non erano separati da altro. A livello strutturale poi le pecca maggiore rivelata è quella dell’assenza di un pozzetto che vada a raccogliere le acque piovane che dopo il flusso nelle aree di deposito dei rifiuti devono essere trattare prima di essere smaltite.

Operazione che invece non accadeva. Dopo i sigilli posti dai militari ora la palla passa ad Arpa che dovrà fare una classificazione dei rifiuti presenti nell’area della raccolta differenziata. La chiusura senza nessun avviso ha provocato parecchi disagi e malumori fra la popolazione. La gita del sabato col trattore oppure il rimorchietto trainato da auto e jeep è un classico per tanti grosini che ieri al posto di poter scaricare hanno dovuto riportarsi i rifiuti a casa. Fuori dall’area c’era infatti la Polizia Locale ad informare dell’imprevista chiusura.

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