Grosio celebra il suo castagno monumentale: ha 900 anni

«Il nostro castagno monumentale è uno dei piccoli gioielli di Grosio che teniamo a salvaguardare e valorizzare». Così si esprime il sindaco di Grosio, Gian Antonio Pini, nel commentare la notizia che il castagno millenario che si trova appena sopra Ravoledo, è stato inserito dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste nell’elenco degli esemplari d’Italia. Nel 2024 sono stati complessivamente 404 i nuovi ingressi in tutta Italia per un totale di 4.655 unità. Il numero complessivo di quelli presenti in Lombardia è, invece, pari a 431. Il castagno di Grosio, inserito in elenco per il suo valore ecologico, ha un’età di circa 900 anni, autentica rarità botanica. Da premettere che gli alberi monumentali sono piante di grandi dimensioni cui è riconosciuto un elevato valore paesaggistico e culturale. Oltre a essere apprezzati per queste ragioni, svolgono anche un importante ruolo da un punto di vista ecologico. «Questi alberi, grandi patriarchi vegetali della Lombardia non hanno soltanto un’importanza storica e culturale, ma sono vitali anche dal punto della biodiversità - sottolinea l’assessore regionale al Territorio, Gianluca Comazzi -. Arricchiscono infatti boschi e creste montuose, campagne ma anche il verde urbano, le strade e le piazze di borghi e città».

La Lombardia con 431 alberi e alberature, si colloca tra le prime regioni italiane in termini di individuazione e tutela degli alberi monumentali. «Questi aggiornamenti sono fondamentali per la salvaguardia di questi veri e propri monumenti, meritevoli della massima tutela per ciò che rappresentano – prosegue Comazzi -. Un patrimonio da promuovere e far conoscere ai cittadini con iniziative dedicate anche sui social e la posa di cartelli informativi dedicati presso le alberature. Tutti i cittadini devono conoscere la straordinaria bellezza dei nostri territori». Il castagno di Grosio infatti porta a quota 23 le specie presenti nell’elenco regionale, quelle maggiormente rappresentate sono il larice (13), il faggio (10), il platano (8) e il castagno (7). Grande soddisfazione in quel di Grosio per questo riconoscimento: «Conosciamo il valore di questo albero monumentale – afferma il sindaco Pini -, tant’è che qualche anno fa abbiamo fatto alcuni interventi manutentivi. Teniamo molto alla sua salvaguardia e possiamo dire che, ora, c’è un motivo in più per venire a Grosio: oltre al Gaudì grosino con le sue opere, alla chiesa di San Giorgio, alla villa Visconti Venosta e al parco delle incisioni rupestri, si potrà anche conoscere il castagno secolare». Per visitare l’albero monumentale basta prendere la strada per la Valgrosina e, in località Bedignolo, si può lasciare l’auto dove si trova il cartello indicante il castagno e camminare per qualche minuto a piedi nel bosco fino a giungere ai piedi di questa meraviglia della natura.

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