Grosio: assemblea delle penne nere valtellinesi. «Nuova sede a Sondrio pronta entro il 2026»

Grosio

Oltre alle attività associative e varie trasferte, la Sezione Ana Valtellinese avrà l’onore e la responsabilità di organizzare nel 2025 due eventi di rilevanza regionale e nazionale: la Giornata regionale del sacrificio e della solidarietà degli alpini il 5 aprile a Sondrio e il Campionato nazionale Ana di mountain bike a Caspoggio il 13 e 14 settembre.

Sono le due primizie con cui il presidente della Sezione Valtellinese, Gianfranco Giambelli, a Grosio ha concluso la sua relazione morale – all’assemblea annuale. Una giornata di bilanci e prospettive, di riflessioni e sprone, partita in piazza del municipio per alzabandiera e onore ai Caduti, sfilata aperta dal corpo bandistico I fiati di Grosio, Messa e assemblea all’oratorio Frassati partecipata da una rappresentanza dei 74 gruppi della Sezione, dall’assessore Noemi Capetti e dal capogruppo degli alpini “di casa” Stefano Cecini.

«Ogni anno la Valtellinese ha trovato nuovi stimoli, ma quello di cui dobbiamo essere orgogliosi sono l’impegno, la determinazione, la costanza, l’entusiasmo, l’amicizia e l’amore che ci hanno accompagnato anche nel 2024 – ha detto Giambelli -. Dopo anni di attesa, di impegno di speranza possiamo finalmente annunciare con grande orgoglio e soddisfazione l’inizio dei lavori per la costruzione della nostra sede a Sondrio. Questo è un traguardo storico, un sogno che diventa realtà grazie alla dedizione, alla passione e al supporto di tutti. La nuova sede non sarà solo un luogo fisico, ma il cuore pulsante della nostra comunità alpina, un punto di riferimento per tutte le attività sezionali, un luogo di incontro, di memoria e di trasmissione dei valori alpini alle nuove generazioni. Qui continueremo a coltivare lo spirito di fratellanza, il senso del dovere e la solidarietà che da sempre ci contraddistingue». Sede che si spera possa essere conclusa entro la fine del 2025 o inizio del 2026.

Dopo un 2024 impegnativo, «ci prepariamo ad affrontare il 2025 con lo stesso entusiasmo e spirito di servizio – ha aggiunto -. Sarà un anno ricco di appuntamenti importanti, nuove sfide e grandi opportunità per continuare a servire le nostre comunità e onorare la nostra storia. Non mancheranno le consuete celebrazioni per ricordare gli alpini caduti in guerra con particolare attenzione alla commemorazione della Campagna di Russia: la nostra sezione ha nella sua storia due gloriosi battaglioni Tirano e Morbegno che hanno scritto pagine di eroismo».

L’Adunata nazionale sarà a Biella, occasione per ritrovarsi con gli alpini di tutta Italia. Visto il grande successo del campo scuola (145 iscritti l’anno scorso a Sondalo), l’esperienza sarà riproposta anche per il 2025, «ma sono sempre del parere – ha suggerito il presidente - che sia giunto il momento di allargare l’iniziativa nelle varie zone per poter coinvolgere più ragazzi. Inoltre dovremmo impegnarci maggiormente a promuovere incontri nelle scuole per trasmettere i giovani i valori alpini, il senso civico e l’importanza della solidarietà, del senso del dovere e della protezione del territorio». A Delebio si terrà il sesto Raduno sezionale, un evento che coinvolgerà tutti i gruppi per celebrare l’appartenenza alla famiglia alpina valtellinese. Per il 2026 si sono candidati Teglio, Chiuro e Colorina per cui ci saranno sopralluoghi prima dell’assegnazione. Un altro appuntamento sarà il Raduno del Secondo Raggruppamento a Reggio Emilia.

Tante le iniziative che hanno visto la Sezione Ana Valtellinese pronta e partecipe nel 2024. «Il nostro vessillo ha lasciato 34 volte la Valle – ha detto il presidente Gianfranco Giambelli -. Sempre più partecipate le nostre manifestazioni sezionali in collaborazione con i gruppi: a Morbegno per Warwarowko, a Sondrio per Nikolaiewka, a Tirano per Arnautowo dove finalmente siamo riusciti onorare il Battaglion Tirano a casa sua. E, ancora, ad Albaredo al passo San Marco si è tenuto l’incontro con gli alpini bergamaschi, a Lanzada Scerscen abbiamo ricordato gli alpini travolti dalla valanga nel 1917. Per finire ricordo la commemorazione alla terza Cantoniera Stelvio, il cimitero più alto d’Europa, a Valfurva sul Gavia per i caduti del San Matteo».

“Alpini Valtellinesi uniti”, diventato il biglietto da visita della Valtellina, ha aperto la sfilata all’Adunata nazionale di Vicenza. «Vicenza ci ha accolto con calore, la partecipazione della nostra Sezione è stata numerosa e sentita – ha aggiunto -. Questo evento ha rappresentato non solo un’occasione per rivivere il legame che unisce tutti gli alpini, ma anche per mostrare al Paese intero la nostra forza e il nostro impegno nel tramandare i valori di solidarietà e fratellanza». I raduni dei gruppi, incontri e momenti di celebrazione hanno scandito i mesi estivi, dando il giusto valore alla cerimonia prima di passare al momento conviviale, sempre all’insegna dell’amicizia e della voglia di stare insieme. Giambelli non ha dimenticato di fare gli auguri ai gruppi che hanno festeggiato il 50esimo: Albosaggia, Cercino, Gordona, Mese, Sirta Forcola.

Uno degli eventi più sentiti è stato il Raduno sezionale a Livigno. «La bellezza delle montagne ci ha fatto da cornice in una giornata di celebrazione e ricordo – ha detto il presidente -. La partecipazione è stata numerosa, con la presenza di ben trentasei sindaci e trentatré gonfaloni, lo spirito alpino si è respirato in ogni momento. Il Raduno sezionale è sempre un’occasione per ritrovare vecchi amici, ricordare insieme i momenti vissuti e per riaffermare l’importanza della nostra famiglia alpina».

L’anno si è concluso con un altro grande evento, il Raduno del 2° Raggruppamento a Montichiari. Anche in questa occasione, la partecipazione della Sezione è stata significativa, otto pullman, con quel terzo tempo al ristorante in allegria. «Montichiari ci ha accolto con entusiasmo, e noi abbiamo risposto con la consueta passione e spirito di appartenenza. Una pagina meravigliosa nella storia della Valtellinese», ha detto Giambelli.

Infine le attività di Protezione civile. Con il contributo dei gruppi sono stati elargiti, nel 2024, 9mila euro per l’Emilia Romagna e, anche, al Banco alimentare la generosità è stata grande con la raccolta di 55.896 chilogrammi di vivere, con un aumento 8,5% rispetto al 2023. «Grazie agli oltre 500 alpini che hanno operato con entusiasmo nei 100 punti di raccolta, ma un grazie va anche ai nostri concittadini, per la sensibilità e generosità – ha affermato il presidente, Gianfranco Giambelli -. Questo è un aiuto che dobbiamo dare con orgoglio al Banco alimentare, perché quel “per non dimenticare” che i nostri veci hanno scolpito sulla Colonna mozza dell’Ortigara è per sempre». Passando alla protezione civile le squadre sono 20, con 3 squadre di antincendio boschivo, 1 squadra cinofili, 1 squadra cucine, 1 squadra sanitaria, 1 squadra idrogeologica. In tutto 500 volontari fra alpini, aggregati e amici. «La protezione civile degli alpini è sinonimo di volontariato, di aiuto a chi è in difficoltà – ha proseguito -.La gente quando è nel bisogno guarda a noi con fiducia perché è sicura di trovare aiuto. Ricordiamoci sempre che la nostra disponibilità deve essere solo un servizio non un obiettivo economico, siamo dei volontari». La struttura di protezione civile è stata particolarmente impegnata in numerose attività per un totale di 17.204 ore, mentre il gruppo dell’antincendio boschivo sezionale ha operato per 2.989. In tutto, dunque, 20.193 ore di 421 volontari operativi di 500.

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