Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 16 Novembre 2017
Gli alpini di Mazzo, cinquant’anni
di valori da imitare
Il gruppo fondato mezzo secolo fa ha avuto un intero fine settimana di meritata gloria. L’invito del sindaco a spendersi nel volontariato civile.
In un paese tutto tricolore – ben 500 le bandiere esposte sulle finestre dei palazzi- Mazzo ha festeggiato i 50 anni di fondazione del proprio gruppo alpini. Due appuntamenti hanno scandito il fine settimana dedicato alle Penne Nere. Sabato sera c’è sta la proiezione di un documentario sulla Prima Guerra Mondiale commentato con competenza da Giovanni Peretti e momenti canori de gli Osc; ieri corteo, messa e discorsi ufficiali.
«Il gruppo alpini è una vera e propria istituzione del paese, sempre in movimento con altruismo e generosità, un’associazione della quale siamo particolarmente orgogliosi e alla quale siamo molto grati - afferma il sindaco Franco Saligari, figlio dell’alpino Giuseppe - Ho avuto il piacere di sfilare con emozione e coinvolgimento alla adunate di Asti e di Treviso. Gli alpini nei conflitti mondiali hanno dimostrato senso del dovere, orgoglio, spirito di corpo, il sacrificio estremo, caratteristiche che hanno costituito i valori di un patrimonio di umanità tramandato di generazione che rivediamo in azione negli alpini di oggi. Mezzo secolo di vita del locale gruppo è trascorso all’insegna di unità, fratellanza, attenzione verso i bisogni della comunità. I nostri alpini sono sempre pronti a dare una, due, cento mani e non solo in situazioni di emergenza. L’abolizione della leva obbligatoria ha inevitabilmente ridotto le file degli alpini in congedo. La sfida per il futuro è quella di preservare e tramandare questo patrimonio di competenza e umanità. La concretezza delle tradizioni degli alpini sia quindi di fondamento e ponte verso nuove forme di volontariato civile».
Il consigliere nazionale Mario Rumo ha premiato il capogruppo di Mazzo Michelino Moratti che da tanti anni guida il gruppo.
« Gli alpini sono innamorati della loro patria - ha detto Rumo - Ogni casa ha avuto a che fare almeno con una Penna Nera. Gli alpini sono di casa ovunque. Hanno sacrificato la loro vita per il tricolore che rimane la bandiera unica e basilare della nostra esistenza. I nostri “veci” hanno compiuto il loro dovere ed il loro nome è scritto su questo monumento. Grazie agli alpini di Mazzo per quello che fanno per la nostra terra e per la nostra gente». Tante lodi e l’intervento del capogruppo Michelino Moratti: « Mi sento onorato di essere il capogruppo. Un reverente omaggio ai capogruppo “andati avanti”, il loro esempio deve essere per noi una valida guida in un contesto sociale oggi assai particolare, in tempi difficili di continuo cambiamento. Mi rivolgo anche agli Amici degli alpini , agli aggregati che fanno parte del nostro gruppo con tanto entusiasmo e generosità. Se avete un sogno credeteci, non arrendetevi, vedrete che diventerà realtà».
Una gigantesca torta raffigurante il cappello di alpino ha permesso di chiudere in dolcezza una due giorni storica che Mazzo non dimenticherà tanto presto.
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