Si terranno giovedì pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Martino a Tirano i funerali di Vito Solimine, il ragazzo di 21 anni che ha perso la vita lunedì scorso nel tragico incidente stradale avvenuto lungo la tangenziale di Sondrio, all’altezza dello svincolo per via Europa.
Ieri mattina l’anatomopatologa dell’Università di Pavia, Rosangela Invernizzi, ha effettuato l’autopsia sulla salma dello sfortunato automobilista, che ha perso la vita sul colpo per le gravissime lesioni riportate nello schianto tra la sua auto, una Volkswagen Golf, e un camion.
Al termine dell’esame autoptico, disposto dalla Procura di Sondrio che ha aperto un fascicolo per fare luce sul sinistro, è stato concesso il nulla osta alla sepoltura del giovane, residente a Villa di Tirano con i genitori, mamma Sylvia e papà Leonardo, e la sorellina Francesca.
La salma di Vito raggiungerà la chiesa parrocchiale di San Martino (dove stasera alle 20 verrà recitato il Rosario) dalla chiesetta dell’Angelo custode di via Venosta, aperta per le visite oggi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19; domani dalle 10 alle 12.
Dopo la cerimonia proseguirà per la cremazione.
«In memoria di Vito – hanno scritto I familiari nell’annuncio funebre - sarà possibile effettuare una donazione in una cassettina per le offerte all’ingresso della chiesetta a favore dell’Associazione familiari e vittime della strada».
Tra i necrologi che ieri pomeriggio sono stati affissi a Tirano e a Villa di Tirano, anche quello dei coscritti del 1973, vicini a papà Leonardo e alla sua famiglia «in questo momento di straziante dolore».
Ai funerali parteciperanno anche gli amici con cui Vito condivideva la passione per la musica, il rap e il freestyle, e che nei giorni scorsi lo hanno voluto ricordare come il bravo ragazzo che era, attraverso il racconto della loro comune passione.
«Vito, Flame, artista e amico - hanno scritto in una lettera -, la notizia della tua scomparsa ci ha lasciato senza parole come la prima volta che ti abbiamo sentito rappare. Ovunque tu sia, sappi che ci sarà sempre un microfono acceso per te, pronto a far risonare le tue fiamme. Un grazie immenso per quello che ci hai aiutato, e soprattutto ci aiuterai, a costruire in tua memoria. Qui il fuoco ancora non si è spento, tre, due, uno, tempo».
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