Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 28 Ottobre 2016
Fusti interrati, continuano le analisi
Il grazie del prefetto per la scoperta
Bormio, si attendono ora gli esiti dell’Arpa sui contenitori ritrovati con vernici e solventi. «Un atto inqualificabile che pone in pericolo la vita umana» il duro commento di Scalia.
Il prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia si è complimentato personalmente con il comandante provinciale del Corpo forestale Andrea Turco «per aver individuato a Bormio - questa la nota diffusa ieri alla stampa - un sito di fusti interrati ma, nello stesso tempo, ha manifestato disgusto per un atto inqualificabile che pone in pericolo la vita dell’uomo».
Per questo ha chiesto al comandante Turco di «porre il massimo sforzo possibile, valutando se necessario l’intervento di altre forze di polizia, per dare un volto a chi ha compiuto questo gesto scellerato». Livello di attenzione alto, nella Magnifica Terra, dopo il ritrovamento di circa quaranta contenitori con vernici, pitture e solventi nascosti sotto terra in una proprietà privata dove sono in corso degli interventi edilizi.
Anche ieri Turco, dopo essere passato negli uffici del Corpo Forestale dello Stato del Cta (Coordinamento territoriale per l’ambiente) del Parco di Bormio, ha effettuato un nuovo sopralluogo dell’area interessata dal ritrovamento, attualmente sotto sequestro.
«Per ora – questo il suo aggiornamento di ieri sera – non ci sono sostanziali novità. Stiamo attendendo gli esiti delle analisi condotte dall’Arpa su una serie di campioni al fine di accertare anche il reato ipotizzabile a carico dell’autore del gesto. Per prevenire un possibile inquinamento del sito, i fusti sono stati coperti con teli ma, attualmente, non possono essere spostati in quanto fonte di prova. A seguito degli esiti dell’Arpa si potrà procedere all’allontanamento dei rifiuti. Occorrerà valutare anche la possibile percolazione delle sostanze liquide o rese liquide da eventuali eventi atmosferici. Nel frattempo, chiaramente, sono stati sospesi i lavori privati che interessavano l’area».
Il blitz è scattato martedì sera. L’impresa che stava eseguendo i lavori in zona per realizzare un edificio ad uso civile, dopo il ritrovamento si è messa subito a disposizione dei militari fornendo sia l’escavatore che l’operatore. Mercoledì mattina, alle prime luci dell’alba, sono così iniziati gli scavi che hanno interessato un’area di circa 150 metri quadrati. Stando ad un primo e sommario resoconto - il verbale redatto sarà sulla scrivania del pm Giacomo Puricelli - la Forestale avrebbe trovato circa 3 metri cubi di rifiuti ritenuti pericolosi. Un altro metro cubo di vernici solidificate è invece stato trovato accanto ad altri rifiuti di altro genere (plastica, ferro) e classificati sotto la dicitura “rifiuti speciali pericolosi”.
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