Cronaca / Tirano e Alta valle
Venerdì 05 Maggio 2017
Fumata bianca per il Parco
«A giugno si potrà riaprire»
Trovato l’accordo nel vertice tra le parti tenutosi ieri in Provincia. Decisiva la convenzione che vedrà la Comunità montana di Tirano capofila.
Dopo lo stop dell’attività per i contrasti fra i soci che costituivano il consorzio del Parco delle incisioni rupestri, gli stessi enti (Provincia di Sondrio, Comunità montana di Tirano, Comuni di Grosio e Grosotto) hanno trovato l’accordo per far riprendere l’attività del Parco, che non sarà più un consorzio, ma sarà gestito tramite una convenzione che vedrà la Comunità montana di Tirano come ente capofila.
La fumata bianca è arrivata al termine dell’incontro convocato ieri in Provincia dal vicepresidente Christian Borromini: «Faccio i complimenti agli amministratori intervenuti che hanno dimostrato di avere a cuore il Parco e i cittadini - afferma -. L’incontro ha chiarito le incomprensioni del passato fra le parti. Era un peccato lasciare chiuso un patrimonio così importante».
«L’importate è che il Parco riapra - sentenzia il presidente della Comunità montana di Tirano, Gianantonio “Gianni” Pini -. Conclusi gli aspetti tecnici della convenzione che dovrà essere approvata dai consigli dei quattro enti, penso che a giugno l’attività del Parco possa riprendere. Sino a fine anno sarà la Comunità montana a occuparsi della gestione e sarà riproposta in toto l’attività che prima gestiva il consorzio».
«Il nostro braccio operativo sarà il consorzio turistico del Terziere Superiore - prosegue Pini -. Visto che un anno di gestione è poco (sarebbero sei mesi da giugno a dicembre), stiamo pensando come ente di poter avere una gestione biennale. Sono comunque soddisfatto a metà, perché sono stati persi mesi importanti, ci si poteva accordare prima. Ricordiamo che il Parco delle incisioni è un bene che la marchesa Margherita ha lasciato per tutti e non doveva essere oggetto di litigi».
Certamente più soddisfatto il sindaco di Grosotto, Guido Patelli: «La convenzione è sempre stata la nostra proposta e alla fine si è rilevata quella vincente. Credo che la gestione del Parco, senza il pesante fardello che i costi di gestione del consorzio comportavano, d’ora in poi sarà molto più snella. Il Comune di Grosotto fin da ora si mette a disposizione».
La ripresa dell’attività del Parco che avverrà dopo l’entrata in vigore della convenzione è l’unico aspetto che rende felice il sindaco di Grosio, Antonio Pruneri: «Si poteva dare vita a un nuovo consorzio, ma il sindaco di Grosotto lo ha definito un “cavallo bolso”. Ora ci vorrà un liquidatore per distribuire fra i quattro enti i beni materiali del consorzio, procedura non necessaria se ne fosse stato creato uno nuovo. Credo che la marchesa Margherita non gradirebbe cosa sta succedendo. Lei aveva donato tutto a un consorzio formato da Provincia di Sondrio e Comune di Grosio proprio per evitare frammentazioni». Con la fine del consorzio decade il presidente uscente Alessandro Deriu, che tanto si era battuto per evitare l’immobilismo del Parco.
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