Frane in Alta Valle: allarme rientrato. Si lavora sulla strada

Si sta tornando alla normalità, in Valdidentro, dopo le precipitazioni intense della serata del 7 agosto che hanno interessato il versante della Reit causando il distacco di colate detritiche, una delle quali ha raggiunto l’alveo del fiume Adda a monte del ponte dei “Forni”.

Allarme rientrato, quindi, con le circa 170 persone evacuate in via precauzionale dalla località “Curvalta”, in zona Molina, che hanno fatto ritorno a casa. La maggior parte erano già tornate nelle loro abitazioni sabato a mezzogiorno, quando il vicesindaco Gabriele Viviani aveva revocato la sua precedenza ordinanza di evacuazione a scopo cautelativo, ma qualcuno aveva deciso di rimanere in albergo anche data l’allerta meteo prevista per sabato sera e la disponibilità dell’amministrazione comunale in tal senso. Previsioni meteo sbagliate, stavolta, dal momento che la nottata è trascorsa tranquilla e quindi ieri, anche i più scettici – soprattutto anziani da soli che abitano d’estate nella zona – hanno deciso di far rientro a casa.

Ieri, a monitorare la situazione, è salito anche l’assessore alla sicurezza e protezione civile della regione Lombardia Simona Bordonali. Insieme al presidente della provincia di Sondrio Luca Della Bitta ha effettuato un sopralluogo nei pressi della frana prima dell’incontro istituzionale con i rappresentanti del territorio.

«Durante la giornata di sabato – ha spiegato - sono rimasta in contatto con il presidente della provincia di Sondrio e con i tecnici della Regione. Oggi ho voluto partecipare all’incontro per fare il punto della situazione». Oltre all’assessore Bordonali e al presidente Della Bitta erano presenti il sindaco di Valdidentro Ezio Trabucchi, quello di Bormio Giuseppe Occhi, il presidente della Comunità montana Alta Valtellina Raffaele Cola, la responsabile del piano emergenza dell’Alta Valtellina Giovanna Sacchi, il dirigente del compartimento Anas Milano Antonio Di Mattia, i Vigili del fuoco di Bormio e il tecnico della Regione Lombardia Gregorio Mannucci.