Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 10 Settembre 2018
Frana in Val del Crosc da rimuovere
Il Comune sta cercando 170mila euro
La vasca di contenimento ora è colma e non potrebbe tamponare altri episodi. «Se la Regione non dovesse darci i soldi, puntiamo a liberare risorse dal patto di stabilità».
Il sindaco di Grosio, Antonio Pruneri, ha scritto al prefetto di Sondrio, Mario Giuseppe Scalia, per sensibilizzarlo sulle difficoltà che ha il Comune per sistemare i danni provocati dalla frana della Val del Crosc lo scorso agosto. Una spesa di 170mila euro. «Non avendo potuto applicare la procedura di urgenza, non abbiamo ottenuto finora nessun finanziamento per realizzare l’opera - spiega il sindaco -. Al prefetto abbiamo scritto per due motivi. Il primo, è quello di metterlo a conoscenza che la vasca di accumulo che avevamo realizzato proprio per raccogliere il materiale in caso di frana, che ha una capacità di 4mila metri cubi, è stata completamente riempita e quindi se dovesse ancora franare il materiale finirebbe inevitabilmente a valle mettendo a rischio le case sottostanti. Abbiamo chiesto di aiutarci in Regione per avere una risposta alla domanda di contributi o alternativamente se dalla Regione non arrivassero fondi, di poter sbloccare il patto di stabilità e di poter utilizzare i nostri soldi per l’opera che costa 170mila euro». Il primo cittadino ha pure segnalato che l’alpeggio di Martinaccio attualmente è difficilmente raggiungibile perché la strada è stata bloccata e gli alpeggiatori devono percorrere una strada più lunga per arrivarci. «Grazie all’interessamento del prefetto, abbiamo avuto un incontro con la Regione Lombardia a Sondrio e ci hanno promesso che quando dallo Stato ci sarà il riconoscimento di calamità naturale potranno darci i soldi - spiega il sindaco -. Intanto, martedì ci sarà un nuovo sopralluogo del geologo della Cm di Tirano, Giovanni Di Trapani».
La frana scesa nella vallata che sovrasta gli abitati delle frazioni Tiolo e Casale aveva trascinato a valle 6mila cubi di materiale. Il sindaco stesso, col vicesindaco e assessore alla Protezione civile Roberto Baitieri, il geometra comunale Guido Pini e i tecnici della Regione del Pirellino di Sondrio, aveva fatto un sopralluogo.
La curva che era stata realizzata anni fa in cima alla montagna ha deviato il materiale nella vasca di contenimento, altrimenti sarebbe giunta sull’abitato di Tiolo. È stato uno smottamento imponente, partito da in cima alla montagna, a quota 2.000 metri, e giunto non troppo lontano da un’abitazione di Tiolo. Lungo il suo fronte, la frana ha danneggiato castagneti, riempito la vasca di accumulo e bloccato la strada per Martinaccio. «Dalla Regione ci hanno detto che il materiale che sarà tolto dalla vasca di contenimento dovrà essere bonificato e utilizzato nella stessa zona per aumentare la sicurezza. Ora abbiamo potuto invece incaricare un’azienda locale di curare la regimazione dell’acqua, in maniera di poter tornare a sfalciare i prati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA