Frana di Tresenda, provinciale chiusa da un mese. Polemica a Teglio

A un mese dalla caduta della frana vicino al cimitero di Tresenda di Teglio avvenuta il 19 ottobre scorso, sopra l’abitato di Valgella, la strada provinciale 21 è ancora chiusa al traffico causando notevoli disagi a coloro che devono recarsi a Teglio per motivi quotidiani, professionali o turistici, specialmente nei fine settimana quando c’è un intenso traffico di auto.

A fronte di questa situazione la minoranza “Teglio che verrà” con i consiglieri Laura Branchi e Andrea Vir ha fatto una richiesta al Comune di chiarimenti su lavori e tempistiche. «In questi giorni, il malcontento si è manifestato in modo evidente con scritte apparse sui muri di sostegno della strada, chiaramente indicanti che il ripristino della circolazione deve essere affrontato senza ulteriori indugi», affermano Branchi e Vir che chiedono i tempi previsti per l’intervento e di conseguenza per la riapertura della strada e quali i motivi abbiano finora impedito il ripristino della sicurezza e della viabilità. «Perché l’amministrazione provinciale non si è assunta l’intero intervento, considerando che la strada è di competenza provinciale – aggiungono - ? Sembra che il Comune avesse il compito di sgombrare e mettere in sicurezza il versante, per poi passare alla Provincia per la pulizia dei materiali rimossi. Infine, vorremmo sapere come è stata classificata la tipologia di intervento, in quanto non è chiaro come i costi siano stati suddivisi fra i due enti coinvolti nella sistemazione e nel ripristino della situazione precedente alla frana».

Pronta la risposta dell’amministrazione comunale. «I lavori di competenza comunale sono stati ultimati lo scorso 13 novembre e la comunicazione di fine lavori trasmessa immediatamente alla Provincia di Sondrio – afferma il sindaco, Ivan Filippini -. La riapertura è vincolata al completamento dei lavori da parte della Provincia. Questi ultimi non potevano avere inizio prima del completamento dei lavori “a monte” per evidenti motivi di sicurezza dei lavoratori». Quanto alla tipologia di azione messa in atto, il sindaco precisa che si è trattato di una richiesta di pronto intervento finanziata dalla Regione Lombardia su richiesta dei Comuni interessati dagli eventi, mentre non sono finanziate richieste avanzate dalle amministrazioni provinciali. La Provincia si occuperà del ripristino della sede stradale.

Venendo ai costi, «l’intervento, in somma urgenza, è stato validato dal competente ufficio regionale – conclude il primo cittadino -. La parte realizzata dal Comune, di importo di circa 108mila euro verrà finanziata per circa 99mila euro da Regione Lombardia e per i restanti 9mila euro con fondo comunali. Non abbiamo i dati economici relativi all’intervento della Provincia che riguarderà il ripristino dei muri e dei guard-rail e le opere accessorie». Operazioni, queste ultime, che saranno a questo punto realizzate nei prossimi giorni da parte della Provincia.

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