Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 23 Agosto 2018
Frana al Gallo, 80 metri di tunnel da rifare
A settembre il Comune di Livigno avrà una risposta in merito allo stanziamento da parte del Governo per sistemare la viabilità della strada del Gallo. Nel frattempo l’amministrazione comunale intende partire, già a ottobre, con il primo lotto di intervento
Martedì si è tenuto nel Piccolo Tibet il sopralluogo cui hanno partecipato il Comune di Livigno, l’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni di Regione Lombardia Massimo Sertori, funzionari del ministero alle Infrastrutture e del dipartimento della protezione civile di Roma per verificare lo stato di fatto in seguito ai ripetuti movimenti franosi che, nelle ultime settimane, in occasione del maltempo e delle violente piogge, si sono verificati. «La Regione ha chiesto lo stato di calamità per gli eventi che hanno riguardato Livigno, Valdidentro, Gallivaggio e altre situazioni - spiega il sindaco di Livigno, Damiano Bormolini -. Il sopralluogo è servito ai rappresentanti degli enti per vedere con i propri occhi la situazione. Seguiranno ora le valutazione tecniche per capire se lo Stato interverrà con finanziamenti sulla frana e sugli interventi necessari per la messa in sicurezza. Parliamo di due opere in particolare: la demolizione e ricostruzione di una parte della galleria e, in secondo luogo, la messa in sicurezza del passaggio del torrente Fopèl».
Per i due progetti, avanzati dal sindaco, servono più o meno tra i 4 e i 5 milioni di euro. Il primo intervento, il più urgente, si aggira sul milione di euro e prevede la sostituzione della galleria in un tratto di 70-80 metri, interessato dalle colate. In queste settimane, spiega il sindaco Bormolini «stiamo lavorando alacremente, perché vorremmo partire entro ottobre con i lavori di rifacimento del tunnel. Dirotteremo i fondi comunali su questa opera che ha la somma urgenza. Quando e se arriverà il finanziamento per lo stato di calamità, utilizzeremo i fondi per il secondo lotto. La strada del Gallo è un collegamento fondamentale non solo per Livigno ma per tutta l’Alta Valle, perché il turismo del Nord Europa invernale passa da lì. Se non si trova una soluzione, si creerebbero grossi disagi per tutti e perdite economiche inimmaginabili».
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