Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 19 Gennaio 2017
Due fratelli morti in uno scontro in Val d’Aosta, il dolore di Valdidentro
I due ragazzi erano residenti a Cervinia ma avevano origini valtellinesi da parte di madre e i familiari, a partire dalla nonna Sabina a cui erano molto legati, ancora vivono a Valdidentro, nella frazione di Semogo.
La Valtellina piange altre due giovani vittime della strada. Una tragedia che unisce due territori di montagna e spezza una famiglia molto unita. Due fratelli di 16 e 18 anni, residenti a Valtournenche, sono morti in un incidente stradale in Val d’Aosta avvenuto alle 7,30 di oggi sulla strada regionale per Antey. Matteo (18) e Marco (16) Giovannini, figli di Massimiliano Giovannini responsabile del soccorso alpino della guardia di finanza di Breuil-Cervinia, erano diretti a scuola a Chatillon quando l’auto su cui viaggiavano si è scontrata frontalmente con un camion. I due fratelli sono morti sul colpo, la giovane amica che era con loro è stata ricoverata in ospedale con una prognosi di 90 giorni: è stata sottoposta a un intervento chirurgico alla gamba destra. In ospedale anche padre e figlio, di 58 e 29 anni, rispettivamente autista e passeggero del camion-frigo, proveniente da una ditta di Moncalieri.
I due ragazzi erano residenti a Cervinia ma avevano origini valtellinesi da parte di madre e i familiari, a partire dalla nonna Sabina a cui erano molto legati, ancora vivono a Valdidentro, nella frazione di Semogo.
«La morte di due fratelli, Marco e Matteo. La morte di due ragazzi. Abitavano a Cervinia-Valtournenche ma erano figli anche della nostra terra - ha scritto il sindaco di Valdidentro, Ezio Trabucchi, sulla sua pagina Facebook -. Con un abbraccio forte, non solo mio ma di tutta la cittadinanza ed Amministrazione di Valdidentro, mi stringo a te, mamma Carla, alla tua famiglia, a tuo marito Massimiliano, a nonna Savina, a tutti i parenti di Semogo e valdostani. Un anno e mezzo fa è mancato il giovane Ilario di Isolaccia, poi Raffaele e Paolo, ancora di Semogo. Li voglio ricordare tutti, anche i giovani che ci hanno lasciato da anni. Piange il cuore ma...”le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell’anima. E a chi piange, tutti gli angeli sono vicini” (Hermann Hesse)».
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