Cronaca / Tirano e Alta valle
Mercoledì 28 Agosto 2019
Debby in pista: «Salvate la Valfurva»
La campionessa di sci scende in campo per la valle, con un accorato appello per Santa Caterina. «Quest’estate persi tantissimi turisti, non si può lasciare il paese isolato d’inverno. La mia terra non se lo merita»
La nuova discesa di Deborah Compagnoni vale di più di tutti gli allori che ha conquistato nella sua entusiasmante carriera sportiva. Questa volta Debby esce dal cancelletto di partenza per salvare la sua Valfurva, alle prese con l’emergenza Ruinon, per portare l’attenzione di tutti sul problema e risolverlo.
«Il primo aspetto che credo sia opportuno puntualizzare e chiarire è che Santa Caterina è sì isolata (si passa solo attraverso una pista forestale, accessibile solo a mezzi autorizzati ndr.), ma non è sotto il pericolo diretto del Ruinon. Il pericolo è per il collegamento stradale per arrivarci a Santa, non nel mio paese natio. Magari a livello di informazione è stata fatta un po’ di confusione. Me ne sono accorta anche qui nell’albergo di famiglia. I clienti tradizionali e affezionati non sono mancati; quelli nuovi invece non sono venuti perché spaventati, una paura dettata anche dal non conoscere bene la zona ».
Deborah fa fatica, come tutti i compaesani, a capire tutte le lungaggini che ci sono state negli interventi: « Santa Caterina ha 250 abitanti ma non possiamo (lei abita via ma il cuore è qui con la sua gente, ndr.) restare isolati in inverno perché la pista agro-silvo-pastorale non sarà più transitabile col gelo. Fra pochi giorni prenderà il via l’anno scolastico ed è un altro problema da risolvere quello di garantire la frequenza ai nostri bambini. Già aver ottenuto il volo notturno per le emergenze sanitarie è un risultato importante. Il Ruinon è monitorato dal 1997, se ora le condizioni sono cambiate, è ora di resettare tutto e riprendere con determinazione per trovare una soluzione. Opere urgenti, da realizzare in fretta, non bisogna pensare che con l’inverno non succederà nulla sul Ruinon e con questa convinzione non intervenire, perché se il problema non viene risolto una volta per tutte, si ripresenterà sempre, puntuale».
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