Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 04 Giugno 2018
Cooperativa contadina di Grosio: Martino Pini si propone per la presidenza
A rischio chiusura e da un mese senza un consiglio. Ora la svolta in vista dell’assemblea del 10 giugno. Bancario in pensione, avrebbe già dei consiglieri.
Ultima settimana di passione per la cooperativa contadina di Grosio, che domenica prossima, 10 giugno, potrebbe vedere insediarsi il nuovo consiglio di gestione a due mesi di distanza dalla scadenza del consiglio uscente. Domenica alle 10, nella sala consiliare del municipio, è stata convocata una nuova assemblea, nella quale, salvo clamorosi e ad ora imprevedibili cambiamenti dell’ultima ora, il socio Martino Pini, bancario in pensione, dovrebbe presentare ai soci la propria disponibilità a creare un nuovo consiglio di amministrazione, del quale poi assumere la presidenza. Accanto a Pini, che per il momento non vuole rilasciare nessuna dichiarazione, confermando comunque la volontà di dare un nuovo consiglio di gestione alla cooperativa, fra i nuovi amministratori del macello dovrebbe esserci anche l’attuale presidente della latteria turnaria di Grosio, Silvano Cusini. Una presenza dall’alto valore simbolico quella di Cusini all’interno del nascituro consiglio di amministrazione, perché testimonia la volontà di collaborazione fra cooperativa contadina vendita carni e la latteria turnaria.
Una collaborazione che è stata indicata anche dal presidente della Comunità montana di Tirano e assessore dei Lavori pubblici del Comune di Grosio, Gian Antonio Pini, come la base per il rilancio di entrambi i sodalizi in una campagna di valorizzazione dei prodotti locali. La convocazione dei soci del macello per domenica prossima e la nascita del nuovo consiglio di amministrazione metterà la parola fine all’incertezza sul futuro e al rischio di chiusura sulla cooperativa contadina, dopo che nessuno dei soci aveva dato la disponibilità a succedere al presidente uscente Luciano Capetti, che da vent’anni reggeva il consiglio.
La chiusura avrebbe comportato il trasferimento dei beni della cooperativa contadina e degli utili alle cooperative nazionali delle quali fa parte quella grosina. Un certo ottimismo su una soluzione positiva della situazione era già stato espresso un mese fa dall’assessore all’Agricoltura del Comune di Grosio, Giovanni Sassella, che faceva parte del consiglio uscente del macello. Alla fine lo spettro della chiusura è stata la molla per muovere in prima persona nuovi soci. Nel nuovo consiglio dovrebbero esserci anche dei giovani imprenditori locali che hanno scelto di fare di allevamento e agricoltura una professione.
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