Convivenza uomo-lupo, convegno a Villa di Tirano: «Il problema esiste, servono misure»

“Una storia diversa” - nel rapporto fra uomo e animali, fra mondo rurale e mondo umano – è il titolo dell’incontro e dibattito promossi dall’associazione Difesa rurale con il patrocinio del Comune di Tirano, mercoledì 11 dicembre alle 20,30, all’auditorium di Villa di Tirano. Interverranno relatori importanti: il tecnico faunistico Gaetano Riviello e Jacopo Nappini che presenteranno il libro best seller “Lupi e pastori. Una storia diversa”, Antonio Raschi del Cnr di Firenze che parlerà dei grandi predatori fra cultura rurale e mondo urbano, Luca Battaglini dell’università di Torino che tratterà, invece, dei servizi ecosistemi degli allevamenti montani ed, infine, Germano Mattei, co- presidente Associazione svizzera per la protezione del territorio dai grandi predatori che porterà le esperienze dalla Confederazione.

Al centro del confronto dati reali che riguardano i rapporti pericolosi e le conseguenze della presenza del lupo con l’essere umano e i suoi animali domestici. «Abbiamo organizzato la serata per sensibilizzare sul fatto che il problema esiste: il lupo è un bell’animale ed è intelligente, ma la sua presenza deve essere regolamentata – afferma Francesca Traversi presidente di Difesa rurale -. Non è possibile che scompaiano piccole produzioni agricole per lasciare spazio a questi predatori. Qualche giorno fa un allevatore è attaccato nel suo cortile e morsicato ad una gamba nella zona di Arezzo. Ogni giorno è un bollettino di guerra. Come associazione difendiamo il principio che è l’uomo che regola la natura».

Una serata che segue, peraltro, alla recente decisione assunta dal Comitato permanente della Convenzione di Berna che ha approvato il declassamento dello stato di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. La modifica entrerà in vigore il 7 marzo 2025: dopo quella data, l’Ue potrà adeguare i corrispondenti allegati della direttiva Habitat. L’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, è intervenuto in merito. «Sul tema della gestione del lupo - dice l’assessore Beduschi -, la Lombardia intende agire subito, proponendo un tavolo di confronto tra le Regioni interessate per definire una strategia comune. È fondamentale superare approcci ideologici e affrontare con pragmatismo un problema che da troppo tempo penalizza gli allevatori dei nostri territori. Questo nuovo quadro normativo consente finalmente di attuare misure razionali, indispensabili per assicurare una coesistenza equilibrata tra attività umane e fauna selvatica, garantendo al contempo la sostenibilità ambientale e il futuro delle nostre comunità rurali».

Interessante la presentazione del libro “Lupi e pastori. Una storia diversa”, reso possibile da motivazioni diverse ma convergenti: sensibilità verso il mondo pastorale, rispetto delle tradizioni, compassione per le vittime delle predazioni, volontà di fare chiarezza su questioni importanti, senso civico e rispetto per la natura, desiderio di conoscere in senso autentico e scientifico il lupo. Dopo secoli, il ritorno, in grandi numeri del lupo e la sua prossimità a luoghi antropizzati e a greggi di pecore, e in generale ad animali da cortile e allevamento, è oggi un problema aperto e grave. Grave e irrisolto, perché nel mondo pastorale esso s’aggiunge a una serie di difficoltà d’ordine commerciale, giuridico e perfino generazionale.

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