Cronaca / Tirano e Alta valle
Lunedì 22 Maggio 2017
Confortola sul Dhaulagiri: decimo ottomila
Dopo giorni di attesa l’alpinista con Marco Casanova ha raggiunto la vetta del gigante nepalese.
Ha raggiunto quota dieci. L’alpinista Marco Confortola di Valfurva ce l’ha fatta: ieri ha conquistato la cima del Dhaulagiri. “10 X 8.000 metri. «Ore 15 nepalesi in cima al Dhaulagiri: stiamo scendendo Marco e Mario”: questo l’annuncio postato ieri dal “Selvadek” sul suo profilo facebook. Con lui Mario Casanova, gestore del rifugio Mantova-Vioz.
Una bella conquista per l’alpinista dell’Alta Valle nonché tecnico dell’elisoccorso, guida alpina e maestro di sci che si è portato a casa la settima montagna più alta della terra con i suoi 8.167 metri. Il Dhaulagiri (Montagna Bianca) è la maggiore cima situata interamente in un’unica nazione. La montagna si trova in Nepal, all’interno della catena dell’Himalaya, 35 km a ovest dell’Annapurna, separata da quest’ultimo dalla valle Kali Gandaki. Il Dhaulagiri fu scoperto nel 1808 e venne ritenuto per circa trent’ anni, fino alla scoperta del Kangchenjunga, il monte più alto della terra (seguiranno Everest e K2). Confortola aveva già tentato due anni fa di conquistare il Dhalaugiri ma aveva dovuto rinunciare a causa del terremoto che colpì il Nepal in maniera davvero devastante. Ieri, invece, le sue fatiche sono state ripagate come pure le lunghe giornate passate al campo base.
«Oggi il vento - aveva scritto mercoledì prima di annunciare il tentativo di scalare la vetta - nel tardo pomeriggio ha iniziato a calare; il Dhaulagiri, con la sua imponenza e maestosità, ci ha fatto sentire veramente piccoli. Abbiamo atteso tanto, abbiamo visto di tutto, giornate di sole diventare in poche ore le peggiori mai viste sull’Himalaya: pioggia, valanghe, seracchi. La neve, che è scesa abbondantemente, ci ha fatto ricordare che noi siamo solamente degli alpinisti con tanti sogni ma che madre natura sceglie. Abbiamo trascorso esattamente un mese al campo base. In questo mese ci siamo allenati e in alcuni casi fin troppo riposati. Abbiamo giocato così tanto tempo a carte, nell’attesa, che anch’esse si rifiutano di fare altri giri di scala 40. Il vero lavoro qui è saper attendere». E così è stato: dopo un’attesa paziente ieri l’esplosione di gioia annunciata in rete che ha subito fatto il giro dei suoi oltre 46mila follower, molti dei quali hanno seguito l’impresa passo passo.
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