Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 03 Settembre 2015
Cima Coppi, da record anche i rifiuti
Dopo la scalata dei dodicimila ciclisti, migliaia di bottigliette di plastica sono state gettate per strada. Alcuni bormini si sono improvvisati netturbini e hanno realizzato un tazebao: «Ora basta sporcare il passo».
Tanti “ricordini” lasciati lungo la strada statale dello Stelvio dopo il passaggio dei ciclisti protagonisti, sabato scorso, della scalata alla cima Coppi. Nulla a che vedere con quello che uno si immaginerebbe di vedere in un’area protetta qual è il Parco nazionale dello Stelvio, ente che ha organizzato la quindicesima edizione della salita al passo. Una manifestazione da record, con 12.100 ciclisti partecipanti, 2.550 dei quali hanno scalato la cima lungo il versante lombardo, partendo da Bormio.
Proprio qui, lunedì sera, in soli quattro chilometri di percorso sono stati raccolti alcuni sacchi di spazzatura, per la maggior parte contenenti involucri di integratori e barrette energetiche che i ciclisti si portano sempre appresso. Una visione che stride con il concetto di parco e di rispetto dell’ambiente nonché con il messaggio legato alla manifestazione, una giornata senza smog ed inquinamento per pedalare o correre in tranquillità lungo uno scenario naturale di rara bellezza. Solo che, in questi casi, l’inquinamento si produce, eccome, al termine della kermesse. Per questo alcuni cittadini di Bormio, indignati per l’accaduto, ieri hanno voluto lanciare un messaggio sia ai ciclisti che agli organizzatori facendo pervenire, nella storica e centralissima piazza del Kuerc, proprio al di sotto del vessillo storico, una bacheca con appesi alcuni dei ritrovamenti. Una sorta di tazebao a futura memoria, perché episodi del genere non si ripetano altre volte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA