Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 13 Agosto 2015
Caso Valmadre, il Pirellone dà ragione all’ospedale
«L’Azienda ha tenuto un comportamento corretto». Il reintegro «non è auspicabile». Stasera a Sondalo con l’assemblea pubblica indetta al palazzetto dello sport dal gruppo “Dott. Giuseppe Valmadre, rimani!”.
Sembra essere senza soluzione di continuità il “caso Valmadre”. Non passa giorno che non emerga una presa di posizione da una parte o dall’altra. In attesa dell’ennesimo passaggio (che si compirà proprio stasera a Sondalo con l’assemblea pubblica indetta al palazzetto dello sport dal gruppo “Dott. Giuseppe Valmadre, rimani!”), corre l’obbligo di registrare la presa di posizione istituzionale, sulla vicenda, della Regione Lombardia, in linea con il modus operandi dell’Azienda ospedaliera .
«Il comportamento tenuto dall’Azienda – scrive, infatti, Walter Bergamaschi, a capo della Direzione regionale sanità, rivolgendosi a Ezio Trabucchi, sindaco di Valdidentro, e a tutti gli altri sindaci sottoscrittori di una richiesta di incontro inoltrata in Regione alcuni giorni fa – sulla base della documentazione fin qui presentata, ci appare corretto: abbiamo comunque richiesto, e nelle prossime settimane riceveremo, una documentazione dettagliata per poter avere tutti gli elementi necessari a potervi fornire un quadro completo della situazione».
Bergamaschi, infatti, chiarisce in premessa che «l’Azienda ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna – è scritto nella risposta ai sindaci – ci ha già inviato una sintetica relazione circa la questione, da cui emerge che il medico ha presentato dimissioni volontarie e che queste sono già state accettate dall’Azienda ospedaliera: la questione sembra pertanto già definita e anche la richiesta di reintegro non può che essere lasciata all’autonoma valutazione aziendale».
Tuttavia, come detto, in vista della fissazione dell’incontro fra i sindaci richiedenti e Mario Mantovani, che probabilmente si farà a settembre, il funzionario regionale ha assicurato aver richiesto ulteriori indicazioni all’Aovv in modo da avere un quadro ancor più preciso della situazione.
Al riguardo massimo riserbo vige dentro l’Azienda ospedaliera che, ricevuta per conoscenza la risposta di Bergamaschi, l’ha girata, sempre per conoscenza, anche ai membri del Consiglio di rappresentanza dei sindaci sulla sanità, organo ristretto della Conferenza dei sindaci provinciale. La missiva è quindi giunta anche ai responsabili del settore sanità di ogni mandamento, da Bormio a Tirano, da Sondrio a Morbegno, fino a Chiavenna.
La vicenda, del resto, ha assunto una portata provinciale e, addirittura, è stata posta all’attenzione della Regione Lombardia, ente da cui le aziende ospedaliere e le aziende sanitarie locali dipendono.
Al momento va chiarito che Giuseppe Valmadre, medico oncologo, fino a poche settimane fa primario dell’Oncologia medica di Sondalo, incarico da lui ricoperto dal 2013, ovvero dalla costituzione del reparto stesso, oggi, è del tutto operativo sempre dentro l’Aovv, sempre a Sondalo, ma in Medicina generale. Le sue dimissioni sono state accettate dall’Aovv, che considera il suo reintegro nel ruolo precedentemente ricoperto, «né possibile, né auspicabile»: parola del direttore generale Maria Beatrice Stasi.
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