Cronaca / Tirano e Alta valle
Giovedì 10 Gennaio 2019
Caso Bordoni , processo rinviato
causa risarcimento
Anche l’udienza di ieri si è conclusa con un rinvio. Il dibattimento riprende il prossimo 15 marzo
Sono ancora in corso le trattative per il risarcimento dei danni, iniziate già nei mesi scorsi, ed è quindi slittato, ancora una volta, al 15 marzo il processo a Milano a carico di un’ostetrica e di una ginecologa della clinica Mangiagalli con al centro la morte di Claudia Bordoni e delle due bimbe che portava in grembo, avvenuta nell’aprile 2016. Il giudice della quinta sezione penale ieri ha disposto il rinvio in vista di un eventuale accordo economico tra il Policlinico, di cui fa parte anche la struttura di via della Commenda, citato come responsabile civile, e il marito e i genitori della manager valtellinese di 36 anni. Accordo che consentirebbe l’uscita dal processo di questi ultimi, che si sono costituiti parti civili nel dibattimento a carico della ginecologa e dell’ostetrica, accusate di omicidio colposo.
Claudia Bordoni, dal 13 al 20 aprile del 2016, era stata ricoverata al San Raffaele per complicazioni nel corso della gravidanza. Il 26 aprile, poi, si era recata al pronto soccorso della clinica Mangiagalli, il 27 era stata ricoverata nel dipartimento materno-infantile ed era morta il 28 per un’emorragia interna. Per la vicenda il pm Maura Ripamonti aveva chiesto di archiviare la posizione delle due imputate e di un’altra ostetrica. Istanza alla quale si sono opposti i legali dei familiari della donna che hanno ottenuto così, su ordine del gip, l’imputazione coatta con la conseguente richiesta di rinvio a giudizio del medico e delle due operatrici.
Dopo che il pm ha insistito per il loro proscioglimento, sono invece state mandate a processo la ginecologa e l’ostetrica, mentre l’altra ostetrica è stata scagionata.
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